Il Tavolo sulle Infrastrutture che ha avuto luogo il 28 giugno, dopo un primo incontro di confronto fra le Camere di commercio di Ravenna e Ferrara dello scorso gennaio alla presenza dell’Assessore Corsini, ha continuato l’importante lavoro congiunto dei due territori al fine di raccogliere tutti gli elementi utili alla redazione di un “Libro Bianco” a valenza regionale sulle priorità infrastrutturali indicate come più rilevanti per lo sviluppo del sistema imprenditoriale emiliano romagnolo, che sarà presentato pubblicamente nei prossimi mesi.
Rappresentanti istituzionali delle due province, dei comuni del ravennate e ferrarese e delle associazioni di categoria hanno condiviso, in un contesto di confronto comune, con la regia di Unioncamere, Uniontrasporti e delle Camere di Commercio, una analisi sul tema delle infrastrutture, della viabilità e trasporto delle persone e delle merci, in un’ottica allargata del territorio che ricomprende le due province di Ravenna e Ferrara; una visione che si integra in un contesto di condivisione delle strategie di crescita e modernizzazione, partendo da questi temi, ritenuti prioritari per lo sviluppo economico del sistema regionale e dell’intero paese.
Le priorità indiscusse in riferimento alle dotazioni infrastrutturali prioritarie di interesse strategico sono gli interventi di ammodernamento e messa in sicurezza sulla statale 16 tra Ravenna e Ferrara, il raccordo autostradale Ferrara Porto Garibaldi, la E55 e Nuova Romea; potenziare i collegamenti fra Ravenna e l’Europa, via Ferrara e Mestre è prioritario per uno sviluppo integrato dei due territori contigui di Ravenna e Ferrara.
Rendere operativi i cantieri per la realizzazione di opere strategiche spesso già decise e finanziate, superare i blocchi, accelerare e semplificare le complesse procedure burocratiche rappresenta oggi una priorità non solo per il nostro territorio ma per l’intero sistema paese.
Il confronto comune sulle infrastrutture si inserisce in un contesto di interazione economica consolidata e di interessi comuni che vanno ben oltre a ragioni di contiguità territoriale: Ravenna e Ferrara condividono la presenza di un polo chimico-energetico di rilevanza nazionale e sviluppate filiere nei settori dell’agroalimentare, delle costruzioni, della logistica e dell’economia del mare. Nei due territori il turismo e il suo indotto ricoprono un’importanza fondamentale non solo nel variegato segmento dell’offerta balneare, ma anche in quello delle città d’arte e della cultura, grazie ai flussi di visitatori attratti dalle città capoluogo patrimonio dell’umanità, dalla Ravenna imperiale con i suoi mosaici bizantini, alla Ferrara rinascimentale degli Este. In entrambe le province una straordinaria attività culturale e un patrimonio storico e paesaggistico per ampi tratti in comune, rafforzano il processo identitario, generano sviluppo sociale, attirano visitatori e producono reddito. Non a caso Ravenna e Ferrara appaiono ben posizionate per cogliere molte opportunità legate al successo mondiale del “Brand Italia”. Prospettive comuni di sviluppo sono, inoltre, legate al potenziamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie in grado di consentire alle industrie locali, anche attraverso il porto di Ravenna, sempre più punto focale della logistica delle merci emiliano-romagnole, di avere un efficiente collegamento, tra l’altro, verso il Nord Est e l’Europa orientale attraverso il corridoio Baltico-Adriatico.