È stato denunciato dai carabinieri il presunto ladro seriale della camera mortuaria. Di lì l’immediato ripristino della possibilità di esporre, sui tavolini delle camere ardenti, le cassette delle offerte, che Azimut, gestore del servizio, aveva vietato il 18 maggio, causa il ripetersi delle ruberie.
L’11 maggio, lo stesso presumibile ladro, identificato grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella struttura, aveva addirittura asportato una cassetta, riuscendo a fuggire pur se inseguito dai familiari della persona defunta. Due altri furti delle offerte, previa effrazione delle cassette, erano avvenute la settimana precedente.
Il 15 maggio è avvenuto un altro furto di una cassetta delle offerte con tanto di fuga e inseguimento ed è stato quindi introdotto, sia pure temporaneamente e a scopo precauzionale, il divieto di installare le raccolte fondi.
L’uomo individuato e denunciato è un pescarese di 47 anni, residente a Ravenna, già conosciuto dalle forze dell’ordine. Indossando cappellino e mascherina, l’uomo si presentava alla camera mortuaria; i filmati delle telecamere ne hanno permesso il confronto con altre immagini che hanno ripreso il 47enne in fatti del genere, tra cui il furto di una bicicletta in aprile. Nello stesso mese, la sua presenza equivoca nella camera mortuaria era stata ripresa altre due volte, segnalata dalla polizia comunale alla Procura della Repubblica.
Lista per Ravenna aveva presentato un’interrogazione al sindaco chiedendo che Azimut vigilasse sulle camere ardenti, almeno per individuare e tener d’occhio gli eventuali frequenti visitatori ingiustificati.
“Ora sono stati ricollocati in ogni camera ardente i cartelli con cui l’azienda avverte di non lasciare incustodite le cassette contenenti le offerte, dimodoché i familiari, qualora non possano sorvegliare il proprio defunto per l’intera durata di apertura giornaliera della camera mortuaria, dovranno aver cura, per sicurezza, di portarla con sé. Resta tuttavia la necessità che l’intera struttura sia vigilata con la presenza fisica di personale, non solo di telecamere, che peraltro non si è in grado di monitorare. Lista per Ravenna continua a porne l’obbligo a carico del sindaco, dal momento che affidataria della gestione della camera mortuaria da parte dell’AUSL Romagna, che ne è proprietaria, è l’amministrazione comunale”.