L’indagine interna sul caro energia, avviata tra fine settembre e primi di ottobre tra tutte le strutture AIOP in Emilia Romagna, ha accertato una realtà in prospettiva ancora più grave, rispetto a quella fatta nel 1° semestre 2022. Infatti l’aggravio dei costi ha assunto proporzioni insostenibili, con punte per l’energia di 4 volte superiori rispetto al 2021 e di 6 volte rispetto al 2020.
Il nuovo grido di allarme fa seguito alla recente indagine, avviata dall’Associazione Italiana Ospedalità Privata tra tutte le strutture associate per valutare e avviare possibili interventi.
“Tariffe e budget sono fermi, in media, da 10 anni, dai tempi della spending review di Monti. Ritoccarli, oltre che un atto di equità, per cominciare a costruire un vero sostegno, stabile e duraturo. Il settore che rappresento ha bisogno di una prospettiva – spiega il Presidente di AIOP Emilia Romagna Luciano Natali – e di vedere che chi ci commissiona i servizi continuerà ad essere al nostro fianco in tempi così difficili, in un rapporto di reciproca collaborazione come da sempre accade in questa regione virtuosa”.
Va detto che il settore ospedaliero accreditato in Emilia Romagna lavora al 95% per il SSN, garantendo prestazioni gratuite a tutti i cittadini, e in esso ha la sua unica fonte di entrata. AIOP rappresenta a livello regionale 45 ospedali che a loro volta rappresentano in termini di prestazioni circa il 20% di quanto erogato dal Sistema Sanitario Regionale. Infine l’ospedalità e il territorio (ambulatoriale per quanto ci compete), valgono circa il 50% del bilancio regionale.
Al suo interno AIOP comprende anche alcune RSA che sono state di recente messe a disposizione come potenziali Ospedali di Comunità (obiettivo territoriale del PNRR). Una recente delibera ha assegnato loro 3 euro a partire dal 1° di aprile. Il caro energia, dopo il covid, ha piegato anche questo settore, in passato fiore all’occhiello anche rispetto ad altre regioni avanzate.
“Ci auguriamo – conclude il presidente Natali – che i finanziamenti del Governo e della Regione siano sufficienti per salvare il settore sanitario e sociosanitario. Il Covid ha testimoniato che solo collaborando e aiutandoci a vicenda possiamo mantenere la nostra reattività agli eventi avversi e accompagnare il processo di crescita e integrazione.”
Intanto in questi giorni si sta chiudendo il Contratto Nazionale del Lavoro per il settore pubblico e tra non molto sarà la volta di quello privato. Un appuntamento ineludibile a cui il settore dell’ospedalità privata – se non ci saranno soluzioni immediate – arriva stremato da una crisi che, tra pandemia, guerra in Ucraina e crisi energetica, sembra non avere fine.
In conclusione, l’auspicio di AIOP ER è che i finanziamenti del Governo e della Regione siano sufficienti a salvare il futuro delle strutture accreditate AIOP, quindi il mondo delle prestazioni sanitarie erogate in tutta la regione. Rimane confermata la piena disponibilità della rete ospedaliera AIOP sul fronte delle liste di attesa, al fianco del Pubblico.