Non ci piace il termine giochi, in questo caso. E’ uno dei passaggi più alti nella vita della Repubblica, l’elezione della/del Presidente. Ma lo spettacolo di questi mesi evoca giochi pesanti, molto al di sotto della solennità necessaria. Senza retorica, solennità. Perché la/il Presidente sarà custode e interprete della Costituzione. Per mesi, sul piatto del gioco è stato presente il nome di chi, un tempo governante, disse Governare con questa Costituzione è un inferno. Ha fatto lui un passo indietro, ma i partiti che lo hanno proposto giocheranno, da domani, un loro pesante gioco. Inoltre, tutti i Partiti stanno mostrando grandi difficoltà, nell’individuare una scelta.
Con un gioco, a nostro avviso pericoloso, di confusione fra ruolo di un Presidente del Consiglio e ruolo di un Presidente della Repubblica.
Vedremo. Anche di questo abbiamo parlato, il 22 gennaio, con i Parlamentari del centrosinistra.
Sono stati incontri che valutiamo positivamente, perché non formali. L’interazione è stata reale e con un tempo a disposizione di non breve durata.
Siamo partiti dalla legge elettorale. I Parlamentari concordano con noi sulla necessità di una nuova legge elettorale proporzionale, con soglia più o meno bassa. Collina insiste su una soglia non bassa, per la vecchia questione della governabilità. Pagani auspica personalmente il proporzionale, in attesa che il suo Partito decida in tal senso, cosa che non è ancora avvenuta. Decisamente favorevole al proporzionale Errani. Ci è parso di capire con soglia bassa, per dare quindi peso alla rappresentanza. L’attuale Rosatellum è un disastro – Errani concorda – aggravato dal taglio del numero dei Parlamentari. Su questo noi abbiamo insistito, criticando la scelta di PD e LEU di sostenere il taglio. A proposito di governabilità che non ha dato, in questi anni, buona prova.
La seconda questione affrontata, l’Autonomia differenziata. In molti nostri documenti abbiamo spiegato le ragioni del nostro NO. L’Emilia Romagna ha rincorso la Lega, allontanandosi dalla propria storia, che ha fatto coesistere buona amministrazione e solidarietà nazionale. La riforma del Titolo V, a suo tempo, ha dato vita a contraddizioni.
Su questo punto, registriamo la piena approvazione di Collina e Pagani per la scelta di maggiore Autonomia della nostra Regione, confidando nel PNRR per il superamento del divario ancora molto pesante fra Nord e Sud. Errani critica con fermezza la scelta di Bonaccini, e ricorda che la buona sanità nella Regione Emila Romagna è stata realizzata con la riforma del 1978 di Rosi Bindi. Regionalizzare Sanità e Scuola sarebbe un vulnus all’unità della Repubblica, Alla nostra preoccupazione che l’autonomia differenziata, inserita nella legge finanziaria, possa essere non più discutibile, Errani rassicura. La questione è stata collegata come intenzione, ma, se procede, dovrà diventare materia parlamentare. Di discussione pubblica, chiediamo noi. Errani concorda.
Ultimo tema, il Presidente della Repubblica. Troviamo nei Parlamentari da noi ascoltati preoccupazione e, non verremmo esagerare, anche un certo sconcerto. Molto accadrà, di imprevedibile, nelle prossime ore. E’ condiviso l’identikit. Personalità di altissima levatura morale e civile. Autonoma nelle decisioni da prendere. Sottolineiamo che nessun nome sentito dai Partiti, o dintorni, ha le caratteristiche, anche di esperienza politica, di Sergio Mattarella.
In ogni caso – su questo i Parlamentari insistono e concordano – con il nuovo Presidente tutto potrà cambiare, in positivo o in negativo, a partire dalla legge elettorale.
Hanno partecipato agli incontri Mirka Bettoli, Vittorio Bardi, Silvano Martini, del Comitato di Faenza, con Stefano Collina nella sede del PD di Faenza. Presente anche Maria Paola Patuelli
All’incontro nella sede del PD di Ravenna con Vasco Errani e Alberto Pagani, erano presenti Stefano Kegljevic, presidente del Comitato di Ravenna e rappresentante di LeG, Angelo Morini, presidente Associazione Mazziniana e segretario del Movimento Federalista, sezione di Ravenna, Giovanni Piccinelli, di Cervia, Antonella Piraccini, vicepresidente del Comitato di Ravenna e Maria Paola Patuelli.
I Parlamentari concordano con la nostra richiesta di mantenere anche in futuro momenti di confronto. Invieremo a loro direttamente i documenti che produrremo, a livello nazionale, regionale e locale, che fino ad oggi non hanno o ricevuto o personalmente visionato.