foto di Willy Maurizio Cazzanti

Di poche settimane fa la notizia, diffusa dalla Regione, dei danni causati dagli incidenti stradali imputati ai daini dei nuclei di Volano e Lido di Classe: una cifra superiore ai trenta milioni di euro, una cifra talmente alta – riportavano alcuni giornali – da scoraggiare qualsiasi compagnia assicurativa  a sottoscrivere contratti con il Parco del Delta del Po.

La consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) ha voluto vederci chiaro e, in seguito ad accesso agli atti, ha potuto constatare che i danni ammontano, per il triennio 2021-2022 e 2023, a poche decine di migliaia di euro; l’assessore Corsini aveva aggiunto TRE zeri erroneamente e si è scusato pubblicamente in aula con la consigliera Gibertoni. Tre zeri in più: un errore grossolano che avrebbe potuto contribuire a creare un clima di insofferenza nei confronti di animali innocenti.

L’assessore Corsini ha dovuto ammettere in aula di “Avere commesso in effetti un errore gravissimo, come diceva la consigliera, un ammontare di danni non corrispondente al dato reale, che confermo essere pari, questa volta leggo meglio, 1.150 euro nel 2021, 10.351,82 euro nel 2022 e 24.350,00 euro nel 2023, spero in questo modo di avere, come posso dire, recuperato il gravissimo errore del 16 aprile, per il quale naturalmente mi scuso”.

Anche la notizia della mancanza di compagnia assicurativa non corrispondeva a verità: per l’incidentalità da animali selvatici la compagnia si è trovata eccome, e già da mesi, come poi ha dovuto ammettere, correggendosi anche qui, l’assessore Corsini.

“Siamo lieti di constatare la disponibilità dell’assessore a riconoscere l’errore sui dati; vogliamo ricordare anche che i daini non stanno “crescendo a dismisura”, in quanto il trend di crescita è in diminuzione, secondo i dati forniti dalla Regione stessa” precisa inoltre l’associazione CLAMA Ravenna. “Sottolineiamo inoltre che i pur irrisori dati sull’incidentalità in un territorio così vasto e spesso in rettilineo (dove si tende ad accelerare) sarebbero azzerabili se ci si preoccupasse di avviare la collaborazione con ANAS per un moderno progetto sulla sicurezza stradale. La nostra Associazione lo sostiene da anni, perché questa è l’unica soluzione degna di un Paese civile: uccisioni e spostamenti dei daini (che porterebbero comunque a morte sia durante la cattura che nei luoghi di destinazione – distretti di caccia) non risolverebbero il “problema sicurezza” ma accontenterebbero solo lobby dei cacciatori e finti animalisti”.