“Sperimentazione che può portare risultati”. “Serve il coraggio del cambiamento”. Cisl e Uil accolgono così l’inaugurazione del CAU di Ravenna, aperto lunedì mattina al CMP di via Fiume Montone Abbandonato, non molto distante dal Pronto Soccorso dell’ospedale. I due sindacati monitoreranno l’attività del nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, ma evidenziano la necessità di aumentare i servizi per diminuire i disagi nei confronti della popolazione.
I CAU sono inseriti all’interno di una riforma della continuità assistenziale che nei mesi scorsi ha portato ad un duro scontro fra sindacati di riferimento, Ausl Romagna e assessorato regionale. In poche ore 160 medici avevano sottoscritto una petizione contro quello che ritenevano un ridimensionamento del servizio, minacciando le dimissioni. L’azienda aveva risposto sottolineando come non sono previsti tagli, ma ridistribuzione dei medici nelle differenti sedi territoriali.
Dal canto suo la Regione, nei giorni scorsi, ha elogiato le prime settimane di attività dei CAU inaugurati nel 2023. In Emilia però non sono mancati i problemi. Il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani si è fin da subito schierato contro i nuovi centri. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale ha invece sostenuto la nascita del nuovo servizio, e così ha fatto anche a Ravenna, ma di fronte ad alcune criticità in Emilia, ha evidenziato come si siano verificate più volte violazioni dei patti siglati per far partire il servizio.