Quattro anni fa, la nostra intera comunità, viene scossa da un crimine cruento, Giulia Ballestri rimane vittima di femminicidio, lasciando tre piccoli orfani. Il marito e padre, illustre e stimato medico, uccide la moglie che aveva deciso di porre fine al loro matrimonio. Numerosi sono gli episodi di questo tipo che si susseguono a ritmo allarmante, le donne vengono uccise da chi professa loro di amarle, soprattutto nel momento in cui decidono di sottrarsi a quella che è una vita costellata di violenze a soprusi.
I centri antiviolenza, le associazioni femminili, da decenni si impegnano nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere che si manifesta in maniera trasversale e subdola, e per questo, ancora più difficile da debellare, violenza che, ancora troppo frequentemente trascende in femminicidio, come atto di estrema sopraffazione sulla donna che vuole sottrarsi alla relazione violenta.
Quest’anno, all’interno della rassegna “Una società per relazioni”, promossa dall’Assessorato alle Politiche e Culture di Genere del Comune di Ravenna, che racchiude numerosi eventi per ricordare il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Linea Rosa, UDI e Casa delle donne hanno installato un nuovo fiore in ricordo di Giulia Ballestri al monumento dedicato alle vittime di femminicidio sito in Piazzetta Serra.
All’inaugurazione, con presenza limitata alle sole rappresentanti delle associazioni e all’assessora Ouidad Bakkali, in ottemperanza alle vigenti normative anti COVID,sono stati letti brani tratti dal libro di Carla Baroncelli “Ombre di un processo” che racconta, udienza dopo udienza, il processo di primo grado di Matteo Cagnoni, il marito di Giulia Ballestri, accusato e condannato all’ergastolo anche in secondo grado, per il femminicidio della moglie.Il fiore è stato realizzato anche grazie ai proventi che l’autrice Carla Baroncelli ha donato alla Casa delle Donne con la vendita del libro.
L’evento è stato trasmesso in diretta Facebook sulle pagine di Linea Rosa, Casa delle Donne e UDI.
Le/gli alunne/i delle due classi 5E Arti Figurative pittura/mosaico e 2E Progetto Mosaico (Dafne Morigi, Vincenzina Ignini, Michela Betti, Alessia Perra, Gaia Pescosolido e Glenis Xhuveli) del Liceo Artistico Nervi –Severini con il contributo fondamentale delle proff.sse Marinella Tassinari e Elena Pagani hanno realizzato il fiore.Il restauro completo dell’opera è stato realizzato dall’Associazione DIS-ORDINE costituita da ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna ed ha visto il coinvolgimento delle ex-allieve del Liceo Artistico Sofia Laghi, Chiara Sansoni, Martina Di Mattia, Giulia Baschetti, Beatrice Santi.
Al monumento sarà affiancato un leggio esplicativo della scultura, in modo che residenti e turisti ne possano conoscere il progetto. Il leggio è stato commissionato alla ditta Venturi Umberto SNC che ha deciso di donarlo alla città come segno di adesione e contributo alle azioni contro la violenza sulle donne. Il leggio sarà installato non appena possibile.