In occasione dei 40 anni dalla fondazione, la Pubblica Assistenza Città di Russi ODV ha acquistato una nuova ambulanza grazie alla dedizione dei volontari, alla generosità dei concittadini che hanno devoluto il loro 5×1000 e al sostegno della BCC Ravennate, Forlivese e Imolese. Il mezzo è stato inaugurato sabato 25 marzo, in piazza Farini.
«Per noi questo è un anno speciale – ha spiegato il presidente della Pubblica Assistenza, Enrico Castellari – perché festeggiamo il nostro 40° anno di attività ed è beneaugurante averlo iniziato con tale evento. In questi anni la P.A. è cresciuta molto grazie alla dedizione degli oltre 100 volontari che quotidianamente svolgono servizi rivolti a coloro che necessitano di trasporti socio-sanitari a mezzo ambulanza o auto attrezzate. Nel 2022 sono stati svolti 5.140 servizi, per circa 23.200 ore di impegno. E’ chiaro che un mezzo nuovo senza volontari disposti a guidarlo rimane fermo. Per cui ringrazio tutti i volontari per la dedizione e l’impegno, ma anche tutti i cittadini, perché in questi anni non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno».
All’inaugurazione hanno preso parte anche la sindaca Valentina Palli, il parroco don Luca Ravaglia e il cappellano don Emanuele Casadio. «La Pubblica Assistenza – ha affermato la Prima cittadina – è un punto di riferimento per la nostra città ed è tra le realtà che svolgono uno dei ruoli più rilevanti per il territorio a livello socio-assistenziale e sanitario. Si diventa punto di riferimento quando si è una squadra e si dimostra il vostro livello di dedizione e altruismo. Da parte dell’Amministrazione comunale e di tutta la città porgo quindi il ringraziamento più sincero e profondo».
La Pubblica Assistenza dispone ad oggi di un parco mezzi composto da 3 ambulanze, di cui due accreditate per i trasporti in convenzione con Ausl, 5 auto Doblò attrezzate per il trasporto disabili e 2 auto per servizi sociali. «L’ambulanza sostituita, ancora perfettamente efficiente – conclude Castellari – tramite i canali ufficiali sarà probabilmente inviata in Ukraina per continuare a svolgere il proprio servizio a favore della popolazione così martoriata».