Una parete completamente in vetro a sbalzo sul verde del parco vicino, struttura portante antisismica realizzata con legno lamellare, edificio completamente ecosostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto.
È la nuova scuola dell’infanzia “Giacomo Puntaroli” di Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, pronta ad accogliere circa 90 bambini: ieri l’inaugurazione, alla presenza del sindaco di Modigliana e del presidente della Regione.
L’intervento ha riguardato la costruzione di un nuovo fabbricato nelle adiacenze del vecchio plesso scolastico, che è stato riqualificato e messo in sicurezza. L’investimento per la realizzazione dell’opera è stato pari a 1 milione e 200mila euro, nell’ambito della programmazione regionale dei fondi stanziati dal ministero dell’Istruzione.
I lavori realizzati
Fin dalla sua progettazione, curata nelle prime due fasi dall’area tecnica del Comune di Modigliana, l’istituto è stato immaginato come uno spazio in grado di promuovere lo sviluppo psicofisico e la formazione infantili. Nella nuova struttura di 500 metri quadrati sono collocate cinque aule, tutte attrezzate con arredi modulari. Una gestione degli spazi didattici che permette di creare angoli con funzioni specifiche, in cui i bambini possano sentirsi protetti e contemporaneamente proiettati verso l’esterno, grazie a pareti e balaustre totalmente in vetro che formano una struttura a cannocchiale affacciata sul parco. La sicurezza sismica è garantita dalla struttura portante realizzata con tecnologia Xlam in legno lamellare. Grande attenzione è stata rivolta alla sostenibilità energetica della costruzione, con la posa di pannelli fotovoltaici sul tetto collegati alla centrale termica.
I locali del vecchio plesso sono stati riqualificati e messi in sicurezza e sono stati destinati alle aule specialistiche che comprendono la biblioteca, il laboratorio teatrale e il laboratorio d’arte. Nell’ambiente di connessione tra i due edifici si è invece realizzato uno spazio coperto dove si trova il laboratorio di psicomotricità. Quest’ultimo spazio si collega alla corte interna dove nascerà l’orto didattico.