In quest’anno così particolare, diviso fra celebrazioni dantesche e pandemia, anche StudioDoiz, giovane associazione culturale ravennate, ha deciso di omaggiare il poeta con un’azione artistica tanto periferica quanto originale.
Nella grande messe di eventi danteschi che hanno attraversato e attraverseranno questo 2021, Lido di Dante è rimasta stranamente in sordina. Sarebbe strano che l’unica frazione italiana totalmente dedicata alla Commedia e al suo autore rimanesse fuori da questa grande festa. Per questa ragione, Studio Doiz ha scelto Lido di Dante per la presentazione di una mostra intitolata Case sparse. Cantiche per una città.
Fino agli anni Ottanta, Lido di Dante non aveva un’identità propria. Sui catasti comunali rispondeva all’anonima definizione “case sparse”: uno sparuto gruppetto di abitazioni sorte alla foce dei Fiumi Uniti. Solamente dopo un’alluvione, per raggiungere lo status di frazione, gli abitanti decisero di dare un nome e una forma a questa città balneare – e il plebiscito volle basarsi sull’opera più famosa della nostra letteratura, la Commedia, che citava la vicina Pineta di Classe prendendola a paragone terreno per il paradiso terrestre.
Ogni strada, piazza, parco di questo lido, rimasto negli anni defilato dagli stereotipi balneari di massa della riviera, ci parlano dei personaggi e dei luoghi danteschi; l’intera sua struttura urbanistica trae logica e ordine dalle terzine della Commedia. Si tratta probabilmente di un unicum italiano: una città è “sorta” dalla poesia.
Partendo da questa intuizione la mostra di Studio Doiz approfondisce e riflette su questo legame inscindibile: come può la poesia farsi città? Cosa ci evocano oggi i nomi di queste strade, ripetuti così tante volte negli indirizzi da diventare quasi insignificanti? È possibile partire dallo stradario di una periferia turistica per trasfigurarla artisticamente?
Divisa in tre parti, la mostra rispecchia le diverse anime artistiche dell’associazione: un’installazione fotografica, firmata da Giovanni Barbato, esplora l’oggettività del lido; un’opera visiva di Caterina Morigi ne espande la visione, rispecchiandola nella struttura metafisica della Commedia; infine, un’opera concettuale di Iacopo Gardelli parte dalle terzine dantesche per ricostruire la mappa della città.
La mostra, realizzata in collaborazione con gli assessorati al turismo e al decentramento del Comune di Ravenna, sarà ospitata in uno spazio indipendente al numero 10 di viale Catone, nel cuore di Lido di Dante, e aprirà ufficialmente il prossimo 20 agosto, alle 18.
Case sparse sarà visitabile fino al 12 settembre, dal giovedì alla domenica, dalle ore 18 alle 23, e rispetterà le vigenti normative anti-covid.
Info e contatti:
www.studiodoiz.it – 347 2744055 |