Nel pieno rispetto delle normative anticovid si sono ritrovati in tanti ieri al Capanno Garibaldi per celebrare il 129°Anniversario dell’Eroe dei due mondi e la ricorrenza del 2 giugno. Il presidente della Società Conservatrice Mario De Lorenzi ha ricordato come questa giornata, pur svolgendosi in forma ridotta e con le dovute precauzioni, mantenga inalterata la passione e il dovere di ricordare Risorgimento e Repubblica. Giannantonio Mingozzi, relatore ufficiale e socio del Capanno nonché della storica Accademia degli Incamminati di Modigliana, ha sottolineato che “anche oggi, di fronte ai guasti della pandemia ed alle difficoltà della ripresa, siamo di fronte al dovere morale di ricostruire la fiducia nelle istituzioni e il senso civico del bene comune; ci aiutano l’origine della Repubblica ed il sacrificio di tanti patrioti, le imprese di Garibaldi e la lungimiranza dei padri della Patria, da Mazzini a Cavour, da Einaudi ad Ugo La Malfa, ma soprattutto la volontà di tutti noi di rendere sempre più forti i valori di una comunità ed il rispetto dei doveri e dei diritti per una ripartenza ed un nuovo inizio utile a tutta la società ravennate”. Infine il vicesindaco Eugenio Fusignani nel saluto finale ha ricordato l’appuntamento del prossimo 7 agosto, a Castiglione di Ravenna, esterni di Palazzo Grossi dove, in memoria di Anita Garibaldi a 200 anni dalla morte, si terrà in prima nazionale lo spettacolo “L’attesa”, testo di Valeria Magrini, sulla vita di Anita interpretata dalla ravennate Asia Galeotti per la regia di Emanuele Montagna, questi ultimi presenti ieri alla cerimonia del Capanno Garibaldi.