Dalla Giornata incontro dedicata alle Case e Studi delle Persone Illustri dell’Emilia-Romagna tenutasi a Faenza in occasione di Argillà, prende vita l’accordo di rete museale “Case museo 2.0”, che ha l’ambizione di creare itinerari di grande valore turistico unendo luoghi simbolo. Insieme per creare il racconto di un territorio, dei suoi saperi e delle sue arti, partendo dalle case in cui i capostipiti hanno brillato nel loro genio. Questa importantissima iniziativa è stata avviata dalle case museo Remo Brindisi, Renzo Savini e Guerrino Tramonti, che hanno invitato le altre Case a un primo confronto a due anni dalla pubblicazione della legge regionale 2/2022 e dell’avviso per l’accreditamento delle case degli illustri per tracciare una linea di possibile sviluppo e di percorso condiviso.
Sabato 31 Agosto 2024, a Faenza, nel Salone di Achille di Palazzo Milzetti, si è svolta la prima Tavola rotonda riservata alle case museo. La giornata, promossa dalle case museo Remo Brindisi, Renzo Savini e Guerrino Tramonti, patrocinata dal Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia Romagna e dai Comuni di Faenza e Comacchio, ha visto anche l’intervento della blogger Chiara Rossi e la conferenza dello storico dell’arte Alessandro Porri, ed è proseguita con la conferenza “Committenti, collezionisti ed artisti” dello storico dell’arte Alessandro Porri, il pranzo conviviale nel chiostro del Circolo Torricelli al Palazzo dei Celestini, la passeggiata ai luoghi cittadini con lo storico dell’arte, la visita alla Casa museo Guerrino Tramonti che espone opere provenienti dalle collezioni Remo Brindisi e si è conclusa con una sosta alla mostra mercato Argillà Italia.
Milena Camposano Tramonti, promotore della giornata per casa museo Guerrino Tramonti dichiara:
“Nell’organizzare questa giornata abbiamo colto una suggestione della Dirigente Cristina Ambrosini, Responsabile del Servizio Patrimonio Cultura della Regione Emilia Romagna, che diceva che è ora che ci si guardi in faccia, si cominci a confrontarsi sui problemi concreti e sulle prospettive e, citando le parole dell’Assessore Felicori, “per affrontare quella sfida che trasforma la casa dell’ illustre in un volano dello sviluppo territoriale e in un catalizzatore di innovazione culturale”.
Siamo tre case museo, Brindisi, Savini e Tramonti, che hanno iniziato un dialogo spontaneo, diventato occasionalmente aiuto solidale e poi collaborazione. Con fiducia abbiamo inserito tasselli nuovi e preziosi che ora siamo stati pronti a condividere.
Gli argomenti concreti sono tanti. Si va dalla catalogazione che va fatta in maniera professionale, ma anche con una sensibilità sulle peculiarità della casa, quindi sugli oggetti che la caratterizzano anche se magari non sono Beni Culturali di per sé, ma ne compongono quella particolare atmosfera. L’allestimento critico, i rapporti con la Soprintendenza, gli aspetti della conservazione e il restauro. E poi, soprattutto, la promozione. Noi crediamo che ognuno di noi senta che c’è molta potenzialità nel fare rete, per farci conoscere e stimolare persone a venire a visitare le case museo. Questa è una sfida importante e con notevoli potenzialità che però richiede professionalmente grande capacità di coordinamento e di comunicazione. Insomma sono molti i temi.
Il termine “case museo 2.0” vuole indicare una direzione per questi luoghi e per l’eredità spirituale dell’illustre, il titolo di una pagina da scrivere con tutta la passione e l’amore possibili, che come dico e dimostro tutti i giorni, sono contagiosi e capaci di muovere tutto e tutti”.
Un particolare ringraziamento a tutti i presenti e alla Direzione Regionale dei Musei, alla dottoressa Elena Rossoni Direttrice di Palazzo MIlzetti, alla Regione Emilia Romagna, all’assessore Mauro Felicori e alla dirigente Cristina Ambrosini, ai funzionari Claudia Collina e Vittorio Ferorelli, al comune di Faenza, in particolare al sindaco Massimo Isola, all’assessore Simona Sangiorgi e al Presidente del Consiglio Niccolò Bosi, al comune di Comacchio, al sindaco Pier Luigi Negri e all’assessore Pier Luigi Mari, a tutte le organizzazioni di Argillà.