Sabato 6, Domenica 7 e Martedì 9 luglio si entra nel vivo della quinta edizione del festival In mezzo scorre il Fiume, percorsi fra arte, musica e natura, il festival diretto da Luisa Cottifogli, che crea uno stretto dialogo tra musica, arte e natura in luoghi splendidi dall’Appennino tosco-romagnolo alla pianura, fra il bolognese e il ravennate.

Sabato 6 un connubio tra musica e arte per Sperimentazioni di bellezza nel bosco nella visita guidata in Valsellustra (partenza  ore 17.30 da via Valsellustra, 51) dove nel bosco si incontrano le installazioni artistiche di Decio Zoffoli, scultore, architetto e designer dalle mille sfaccettature, che lavora dagli anni 70 utilizzando cemento, terracotta, ferro, vetro restituendo dignità alla materia più povera e piegandola ad un’intensa drammaticità espressiva; al centro l’uomo con le debolezze, i sentimenti, le aspirazioni, le emozioni e il suo rapporto con la natura. Sul percorso, interagisce con le opere, la straordinaria voce di Luisa Cottifogli, che traendo ispirazione dalle opere di Zoffoli, esposte lungo il sentiero, “scolpisce” e “dipinge” con la propria voce e sperimenta un’improvvisazione guidata, coinvolgendo il pubblico in una sorta di “circle song” boschivo.

Domenica 7 alle 5.30 a Bagnara di Romagna (Prati di Sant’Andrea, via Lunga 2/a, incrocio via Fossette) prende avvio la suggestiva sezione dei CONCERTI ED EVENTI ALL’ALBA, con Rumì, viaggio all’alba in una Romagna antica, progetto immaginifico che l’autrice Luisa Cottifogli, cantante dalla voce straordinaria, porta assieme alla chitarra e live electronics di Gabriele Bombardini agli scavi medievali di Bagnara di Romagna, dove, alla fine del concerto, è prevista anche una visita archeologica a cura dell’archeologo Massimo Molinari, che ha condotto gli scavi dal 2005 al 2021 in varie campagne di scavo archeologico al recupero di Bagnara antica .

Rumì è un concerto che unisce magicamente suoni contemporanei e parole di un mondo passato. Lo spettacolo è la versione live dell’omonimo album di Luisa Cottifogli, uscito nel 2006 per la Forrest Hill Records con la preziosa collaborazione di Leo Z (Leo De Bernardini). I testi dei brani di Rumì, in dialetto romagnolo, sono tratti dal repertorio poetico dei primi del ‘900 (Nettore Neri, Lino Guerra) e da un repertorio tradizionale di ninnananne, filastrocche, dirindine, canti di lavoro che la Cottifogli ha conosciuto grazie all’opera etnomusicologico-letteraria di Giuseppe Bellosi. L’album ha avuto la nomination al “Premio Tenco” (secondo tra i cinque migliori album etnici) e il progetto è stato insignito del “Premio Imola in Musica” con la seguente motivazione: “la scelta è caduta su LUISA COTTIFOGLI per il progetto e il cd RUMI’ (edito dalla Forrest Hill Records) per lo stile, l’intelligenza, la modestia e la coerenza con cui i testi e il dialetto romagnolo sono stati trasposti in un progetto musicale moderno e contemporaneo, arricchito da grande professionalità e ricercatezza”.

Martedì 9 luglio a San Martino in Pedriolo (Casalfiumanese, piazzetta di via Longo) avventura assicurata con la prima delle due escursioni notturne che il festival propone. Alle 20.00 il concerto della pianista Caterina Criscione dal titolo Ispirato alla notte: un excursus attraverso le composizioni di autori classici che hanno descritto attraverso la loro musica notte, luna e stelle.

A seguire, alle 21.00, si parte verso Fiagnano in compagnia degli esperti dell’Associazione Astrofili Imolesi alla scoperta del cielo con le sue costellazioni e i suoi pianeti, intervallati dalle note di Ambra Zotti al sax.

“In mezzo scorre il Fiume (percorsi fra arte, musica e natura)” – precisa la direttrice artistica- “è un festival itinerante che prevede escursioni con esperti del territorio, incontrando artisti che espongono e musicisti che suonano in varie tappe lungo i percorsi che si snodano fra le Valli Santerno, Sillaro, Idice, Quaderna, Senio e Valsellustra, fino alla pianura: luoghi spesso decentrati e di confine la cui bellezza naturalistica, paesaggistica e storica non ha eguali. Il festival nasce per proteggere e valorizzare i nostri territori sviluppandovi un turismo in punta di piedi, stimolando comunità e cultura fra gli abitanti assieme ai visitatori e creando così un dialogo fra le generazioni e i diversi livelli di cultura, attraverso una proposta artistica variegata fra tradizione e contemporaneità, e con l’impiego di artisti emergenti accanto ad altri più affermati…”

Il Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.