In centro storico i disagi per pedoni e ciclisti sono insostenibili.
In Corso Matteotti la situazione non è più sostenibile: la mobilità di pedoni e ciclisti è resa insicura dalle auto parcheggiate e in movimento. È un esempio di congestione dello spazio, aggravata dal Piano Sosta del 2013, che in centro storico ha ristretto marciapiedi e sedi stradali.
In un tratto di Corso Matteotti gli stalli per auto hanno invaso il marciapiedi; inoltre, moltissimi automobilisti parcheggiano anche in divieto di sosta, un abuso costante e fin troppo tollerato.
In questo modo le auto circolanti si trovano spesso ad invadere la stretta corsia ciclabile. I disagi e i rischi di incidenti sono altissimi. Per risolvere i problemi e migliorare la qualità abitativa, è necessario includere Corso Matteotti in una zona a traffico limitato permanente, in continuità con l’asse Via S. Maria dell’Angelo, Via Severoli, Via Torricelli.
È un intervento coerente col PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) dell’Emilia Romagna, che chiede ai comuni di realizzare Piani urbani di mobilità sostenibile(PUMS), con aree pedonali fino al 20% del centro storico e l’estensione della ztl a tutto il centro.
A Faenza, da due anni, si ripetono gli annunci dell’Amministrazione Comunale sul PUMS, ma fino ad oggi non si sono visti atti concreti. Oltre alle necessarie piste ciclabili tra città e forese, si deve intervenire sulle criticità diffuse del centro storico: non si può continuare ad ignorarle. È necessario procedere con sollecitudine alla redazione del PUMS.
Come descritto in un documento, che abbiamo presentato ad ottobre, sono numerose le criticità in centro storico. Oltre a Corso Matteotti, le più evidenti sono in via Cavour, in corso Baccarini, in corso Saffi, in corso Mazzini, dove l’incrocio con via Cavour e quello con Piazza II Giugno sono dei grovigli assurdi. Sono solo alcuni esempi di un centro storico reso progressivamente a misura d’auto, a scapito di pedoni e ciclisti.
I disagi sono diffusi anche nelle zone intorno al centro, nonostante la presenza di nuovi tratti di piste ciclo pedonali. Questo insostenibile impatto del traffico sulla vivibilità urbana e sulla qualità dell’aria impone un cambio radicale nella pianificazione della mobilità.
Abbiamo appreso dalla stampa che l’Amministrazione comunale ha promosso un tavolo di negoziazione sulla mobilità casa – lavoro, al quale saranno invitati i quartieri, il tavolo degli imprenditori e Anffas onlus. Non sono coinvolte le associazioni ambientaliste.
Riteniamo invece che sarebbe utile allargare il confronto sulle conoscenze e sulle proposte, al fine di realizzare i necessari interventi di riduzione del traffico.
Circolo Legambiente Lamone Faenza ,Fiab Faenza , Salvaciclisti Faenza