Prosegue l’analisi del sistema imprenditoriale del nostro territorio a cura della Camera di commercio, per esaminarne un altro elemento significativo attraverso un focus sulle startup innovative. Possono ottenere lo status di startup, le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate ed in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale vigente; possono essere organizzate anche in forma cooperativa e devono avere come oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Le startup iscritte al 31 dicembre 2019 nella sezione speciale del Registro Imprese Nazionale ammontano a 10.882, il 3% di tutte le società di capitali di recente costituzione. Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia è la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative, con poco più di un quarto del complesso delle startup italiane (2.928, pari al 26,9% del totale nazionale); segue il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.227 e 11,3%).

In Emilia-Romagna sono 931 ed è la terza regione in cui è localizzato il maggior numero di startup. Sotto il profilo occupazionale, a livello nazionale le startup impiegano complessivamente più di 61 mila persone, di cui almeno 50 mila sono soci di capitale dell’azienda. Inoltre, è elevata la rappresentatività di imprese fondate da giovani under 35, il 19,8% del totale delle startup nazionali. Milano si colloca in cima alla classifica delle province italiane, con il 19,1% delle startup del Paese; Bologna, con il 2,9%, è quinta nella classifica nazionale, ma è prima in regione per numero di startup, con una incidenza quasi del 34%. Seguono Modena e Rimini, ma ben distanziate, con una incidenza, sul totale della regione, rispettivamente pari a 15,2% e 12%.

Le startup con sede in provincia di Ravenna, a fine dicembre 2019, sono risultate 64 e rappresentano quasi il 7% del totale regionale e lo 0,6% di quello nazionale. Le startup di Ravenna rappresentano lo 0,79% del numero complessivo delle società di capitale registrate in provincia; per quanto riguarda l’attività svolta, la maggior parte opera, come a livello nazionale, nel settore dei Servizi alle imprese, pari a tre quarti del totale provinciale (75%). Complessivamente in tutta Italia il numero delle startup è cresciuto in modo esponenziale dal 2012 al 2015, per poi assestarsi, ma sempre con incrementi significativi fra il 2016 e 2019. Ottimo incremento in provincia di Ravenna: sono aumentate del +14,3% rispetto al 2018 e +18,5% rispetto alla stessa data di due anni prima ed è seconda in regione per il livello di incremento negli ultimi due anni; in Emilia-Romagna ed in Italia nel 2019 sono aumentate, rispettivamente, del +3,1% e del +11,5% (+9,3 e +29,7% rispetto al 2017).

Guardando alla composizione della compagine sociale, a Ravenna quasi l’11% sono imprese a prevalenza femminile, ossia startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne ed il 12,5% sono invece a prevalenza giovanile (quote e cariche in maggioranza ad under 35); quasi il 5% sono imprese a titolarità straniera. Inoltre, il 18,8% delle imprese innovative ravennati è depositaria o licenziataria di alcune tipologie di privativa industriale (brevetti) oppure titolare di software registrato ed il 20,3%, cioè una su cinque, è ad alto contenuto tecnologico, cioè sviluppa e commercializza esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.

Nel Registro Imprese delle Camere di commercio è prevista una sezione speciale per le startup ed è stata realizzata anche una piattaforma istituzionale, all’indirizzo startup.registroimprese.it: una vetrina nazionale on line, che oltre a fornire dati ed elenchi aggiornati, è a disposizione di startup e PMI innovative che vogliono farsi conoscere da investitori, sia italiani che internazionali. Un servizio aggiuntivo di qualità per consentire al sistema dell’imprenditorialità innovativa di crescere e farsi conoscere, perchè alimentare la “fabbrica” delle idee creative è indispensabile per accelerare il processo di progresso tecnologico del nostro Paese. L’innovazione infatti si conferma un driver fondamentale: producendo servizi e prodotti nuovi e migliori, potrebbe aiutare a rendere più competitiva l’economia italiana a livello internazionale per quanto riguarda l’industria, i servizi, ma soprattutto in materia di energia ed ambiente.