Sono già 2,5 milioni di euro i fondi assegnati ai Comuni della Bassa Romagna per trainare la transizione digitale della pubblica amministrazione verso standard di qualità e sicurezza sempre più elevati.
La realizzazione di nuovi siti web, moderni e rispondenti ai requisiti delle Linee guida di design di Agid, era già stata avviata prima dell’uscita dell’avviso Pnrr dedicato all’esperienza del cittadino nei servizi pubblici, permettendo così ai Comuni e all’Unione della Bassa Romagna di partecipare alla prima chiamata e ottenere l’assegnazione di 1,4 milioni di euro subito allo scopo di ammodernare l’intero sistema di servizi web e online, garantendo un accesso più semplice e veloce per i cittadini ai servizi digitali del proprio comune.
Ulteriori 1,1 milioni di euro sono invece stati assegnati ai Comuni con la misura relativa all’evoluzione delle soluzioni «in cloud» per la pubblica amministrazione (in linea con la strategia nazionale), aggiornando le soluzioni informatiche in uso presso le amministrazioni, con il doppio risultato di migliorarne la sicurezza e di modernizzarle tecnologicamente e funzionalmente.
«A fronte del raggiungimento degli obiettivi previsti dagli avvisi ministeriali, vengono assegnati agli enti fondi che permetteranno un vero salto di qualità per l’infrastrutturazione informatica della Pa, che spesso fatica a fare un vero e proprio passaggio a un livello superiore – dichiara la presidente dell’Unione Eleonora Proni –.Anche in Bassa Romagna, nonostante il punto di partenza sia già avanzato, serve un cambio di passo; con questi soldi infatti potremo da un lato ottimizzare i nostri sistemi e mettere in sicurezza i nostri dati e dall’altro sviluppare sistemi e acquisire soluzioni tecnologiche che saranno a loro volta la base per nuovi servizi digitali in ottica di una sempre maggiore semplificazione per cittadini, professionisti e imprese».
Le misure del Pnrr sono finalizzate a migliorare la capacità amministrativa a livello centrale e locale rafforzando i processi di selezione, formazione e promozione dei dipendenti pubblici; incentivando la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative. Si basano su una forte espansione dei servizi digitali, negli ambiti dell’identità, dell’autenticazione, della sanità e della giustizia. L’obiettivo è una marcata sburocratizzazione per ridurre i costi e i tempi che attualmente gravano su imprese e cittadini.
Complessivamente, se tutti eseigli avvisi su cui l’Unione ha candidato i progetti relativi a servizi e cittadinanza digitale saranno finanziati, alle amministrazioni della Bassa Romagna verranno assegnati oltre 3 milioni di euro.
«La possibilità di accedere rapidamente a questi fondi è dettata anche dal contesto particolarmente favorevole dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna–spiega il sindaco referente per l‘Agenda digitale Nicola Pasi –, che gestisce ormai da anni in forma associata i servizi informatici e legati all’innovazione tecnologica; è già operativo un team di lavoro e progetto trasversale denominato Bassa Romagna Smart, che accompagna dal 2020 la rivoluzione digitale derivata in modo particolare dalla pandemia, con l’obiettivo di costruire servizi digitali più semplici e processi più efficienti».
Le strutture dell’Unione hanno infatti reso possibile accedere ai fondi per tutti i Comuni, anche i più piccoli, grazie allo sviluppo di progettualità condivise e che metteranno tutti i cittadini della Bassa Romagna in condizioni di ottenere equamente servizi sempre più semplici, comodi e moderni.
I progetti sono finanziati dall’Unione europea nell’ambito di Next generation Eu, i fondi sono stati resi accessibili dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).