L’11 luglio tornano in Arena Borghesi i film muti musicati dal vivo. Il primo appuntamento sarà in compagnia di Lorenzo Travaglini, musicista e compositore faentino, che accompagnerà Aelita, classico della fantascienza della cinematografia sovietica. Lo spettacolo inizierà alle 21.30.
Il “muto-musicato” è ormai una peculiarità dell’offerta ideata ogni anno dal cineclub Il Raggio Verde. Il pubblico dell’Arena Borghesi in questi anni ha sempre dimostrato di apprezzare l’opportunità di intraprendere una sorta di viaggio nel tempo nel passato, agli albori della storia del Cinema, prima dell’avvento del sonoro, quando i film in sala erano accompagnati da musicisti con l’importante compito di aiutare gli spettatori a seguire e capire il film, trasportandoli all’interno delle emozioni dei personaggi. All’epoca la fruizione del cinematografo era ben lontana dall’attualità.
Inizialmente le sale erano luoghi di incontro, dove ci si recava per assistere ai cinegiornali e per scambiarsi opinioni legate alla quotidianità. La fruizione dei film era spesso disturbata e i musicisti erano indispensabili per aiutare a seguire gli sviluppi della trama.
Negli anni i film diventarono poi l’attrazione di maggior interesse e il silenzio invase le sale cinematografiche, rendendo ancora indispensabili le figure dei musicisti, per sottolineare i punti di variazione del racconto e ravvivarne la fruizione.
Aelita arriva nelle sale nel 1924, caratterizzandosi come un film d’avanguardia, ricco di innovazioni tecniche. Esempio dell’imponente cinematografia sovietica, fu censurato in buona parte d’Europa proprio per ragioni politiche. Diventerà comunque un’importante fonte di ispirazione per Fritz Lang per la realizzazione di Metropolis.
A Mosca, l’ingegnere Los costruisce un’astronave per fuggire dalla realtà. In un sogno, riceve un messaggio da Aelita, regina di Marte. Incuriosito, viaggia verso il pianeta rosso e la incontra. Innamoratosi di lei, Los scopre che Marte è oppresso da una tirannia simile a quella terrestre. Ispirato dalla rivoluzione sovietica, guida i marziani oppressi in una rivolta contro il regime.
Il film diretto da Jakov Aleksandrovič Protazanov rappresenta un esempio del cinema per le grandi massi teorizzato in Unione Sovietica. Accanto alle opere di Ejzensteijn e Vertov, divenute capisaldi della storia del Cinema, la promozione della visione rivoluzionaria del cinema veniva portata avanti anche grazie alla realizzazione di pellicole più “commerciali”. Nonostante però il suo livello “popolare”, Aelita non lesina un linguaggio metaforico attraverso il quale dipingere la realtà: i contrasti, fra la vita all’interno della società sovietica e la realtà su Marte, vengono enfatizzati dalle interpretazione degli attori e dall’andamento del racconto. Si tratta di una storia che procede per dicotomie, che verranno sottolineate dalla musica elettronica di Travaglini, a commento di un’opera che ha ormai toccato il secolo di vita.
Lorenzo Travaglini (1994) è laureato al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove si è formato nell’ambito della musica da film. Cantante e compositore, Travaglini ha realizzato la colonna sonora di diversi cortometraggi e lungometraggi, che hanno debuttato in rassegne nazionali e internazionali, dalla Francia alla Turchia. La collaborazione con il Cineclub Il Raggio Verde è ormai di lunga data e si è sviluppata nell’ambito della realizzazione di colonne sonore elettroniche, eseguite dal vivo in accompagnamento ai film muti. All’attività in campo cinematografico, Travaglini alterna produzioni musicali in altri ambiti, come quelli del teatro e delle esposizioni artistiche. Nel 2020 ha avviato il progetto solista Sunbernardo, con la pubblicazione del primo album, in cui firma sia i testi che la musica.
Il 12 luglio l’Arena Borghesi accoglierà un altro importante ospite, la regista francese Chloè Barreau, che porterà in sala il documentario Frammenti di un percorso amoroso, ispirato all’omonimo saggio di Roland Barthes. Il film è uno sguardo su oltre trent’anni di vita sentimentale della stessa regista, con testimonianze intime e private, che puntano a svelare quali siano i percorsi intrapresi dai sentimenti. In sostanza, con la sua scelta, Barreu si espone al pubblico come oggetto cinematografico, per andare ad analizzare, quasi a scopo terapeutico, dettagli e ricordi delle persone che con lei hanno condiviso intimità. Le immagini di quei momenti, raccolti fin dall’adolescenza, si contrappongono ai racconti di oggi dei loro protagonisti, per capire nella memoria emotiva, che cosa sia rimasto in coloro che li hanno vissuti.
Prodotto da Lynn, divisione di Groenlandia dedicata ai progetti a regia femminile, con la supervisione editoriale di Giulia Steigerwalt, Frammenti di un percorso amoroso è passato in Notti Veneziane alle Giornate degli Autori 2023. Chloé Barreau, classe 1976, parigina e romana d’adozione, riusa qui alcuni materiali dai suoi film precedenti, come Stardust Memories e Anna M. Il film diventa un flusso di confessioni, rimpianti, illuminazioni, bugie, silenzi, pentimenti che abbracciano tutto quello che è successo alla regista, mischiandolo con tutto quello che è accaduto ai partner della sua vita. Viene da chiedersi: come sarebbe la nostra vita se le molte sliding doors in cui ci siamo imbattuti si fossero aperte o chiuse in maniera differente?
Autrice e regista francese, Chloé Barreau nasce a Parigi nel 1976. Da sempre amante dell’Italia, nel 1999 decide di trasferirsi definitivamente a Roma, dove lavora come insegnante presso il Centro Culturale Francese e come collaboratrice e promo producer per National Geographic, Fox Crime, History Channel e Crime Investigation, vincendo anche numerosi premi. Nel frattempo iniziano le produzioni più personali: il corto Acqua passata e appunto il documentario Anna M. dedicato all’attrice Anna Mouglasis o Blue is the colour. Insieme a Andres Arce Maldonado firma Stardust Memories e La colpa di mio padre. Dal 2015, lavora come sceneggiatrice televisiva per Rai 3, grazie alla quale crea la serie di doc-tv intitolata Sconosciuti, alla quale si aggiungono due podcast intitolati “Stardust Memories – Souvenir della notte trasteverina” e “Malafemmina – La vita favolosa di Lilith Primavera”, entrambi per Rai Radio 3.
La prima parte di stagione dell’Arena Borghesi si concluderà sabato 13 luglio con la proiezione di Il ragazzo e l’airone, l’ultimo lungometraggio di Hayao Miyazaki e con Povere creature!, in programma il 14 luglio, film Leone d’oro all’ultima Mostra Internazionale cinematografica di Venezia.
BIGLIETTI
Nei mesi di giugno e luglio, l’Arena aprirà i cancelli al pubblico alle 21. Le proiezioni inizieranno alle 21.30.
Nel mese di agosto, l’Arena aprirà in anticipo, alle 20.45, e le proiezioni inizieranno alle 21.15.
Le proiezioni dei film avverranno senza intervallo.
Ingresso intero: 7 euro
Film musicati dal vivo ingresso unico € 10,00
Ingresso ridotto: 6,00 euro
* Categorie di legge (over 65, accompagnatore di persone con certificazione secondo legge 104/1992), possessori tessera delle biblioteche di Romagna, possessori di biglietti di uno dei musei / strutture ricettive convenzionate
Soci ARCI (con tessera 2024): 5,00 euro
Ingresso 3,5 euro per Cinema Revolution: film realizzati nel territorio dell’Unione Europea (compresi i film realizzati nel Regno Unito), salvo eccezioni. L’ingresso sarà gratuito per gli aventi diritto.
Ingresso gratuito: oltre ai “classici” del lunedì e nelle serate dove è specificato, l’ingresso gratuito è riservato alle persone con certificazione secondo legge 104/1992 e ai bambini sotto i 6 anni di età.