Domenica 22 agosto 2021 il pubblico di Piazza Nenni avrà l’occasione di assistere alla Prima visione assoluta del film La gatta, ultimo lavoro della regista faentina Silvana Strocchi, già nota al pubblico per il suo lungometraggio “Il germe del melograno – Il cenacolo Baccarini”.
La gatta è ispirato all’omonimo romanzo della scrittrice francese Colette. Il film della Strocchi è stato girato tra il 2016 ed il 2017 e, dopo una corposa fase di post produzione, è finalmente pronto per la distribuzione in sala, in Italia e all’estero.
La proiezione inizierà alle 21.15. Piazza della Molinella sarà accessibile agli spettatori dalle 20.30.
La regista sarà presente in sala per confrontarsi con il pubblico.
L’offerta del weekend dell’Arena Borghesi in piazza della Molinella si completa con altri due film.
Venedì sarà proiettato “La terra dei figli”, regia di Claudio Cupellini con protagonisti Valerio Mastandrea e Valeria Golino.
Sabato sarà la volta di “Due” di Filippo Meneghetti, produzione franco-belga. Protagoniste: Barbara Sukowa e Martine Chevalier.
“La gatta” è stato girato a Bologna e nel territorio circostante e, diversamente dal racconto degli anni Trenta, è ambientato in epoca contemporanea. Protagonisti della vicenda sono i due novelli sposi, Camilla e Orfeo (interpretati da due solidi attori con una navigata esperienza nel teatro Margherita Varricchio e Luca Mazzamurro), il cui idillio viene interrotto dalla presenza dalla gatta. La regista ha spiegato che la coppia vive “un grande trasporto dei sensi che però non è accompagnato da un altrettanto intenso dialogo delle anime”.
Silvana Strocchi – già attrice per Federico Fellini ai tempi de La voce della Luna – non è il solo tocco di faentinità del film, che si è avvalso dell’artista Pietro Lenzini per le scenografie, di Cristina Ghinassi per il montaggio e di Maria Grazia Ghetti nei panni di uno dei personaggi.
La gatta è un lungometraggio di 100 minuti, prodotto dall’ Associazione Culturale Teatro Poesia, in collaborazione con Filandolarete.
Trama Un ménage familiare dominato da un animale. Questo il tema del romanzo di Colette La chatte, questo il tema del film di Silvana Strocchi, ispirato al lavoro della scrittrice francese. Al centro della vicenda c’è un triangolo amoroso fra una giovane coppia e una gatta, simbolo e metafora dell’ armonia, della bellezza e del sogno dell’ infanzia perduta. La
costante presenza del felino femmina con la sua assoluta devozione ad Orfeo, scatena in Camilla gelosia e invidia che si sente un’esclusa dal loro gioco di affettuosa complicità.