“Il 18 dicembre 2006, Villa Marina, sorta dalle ceneri dell’ex Colonia costruita sul litorale di Marina di Ravenna nel 1934 e composta da 126 mini appartamenti venduti dal costruttore ad una lunga serie di singoli proprietari, cominciò la sua destinazione di Residenza Turistica Alberghiera (RTA), non già di seconde case, dovendo rispettare tre requisiti fondamentali: gestione unitaria in capo ad un solo soggetto; rotazione degli utenti di ogni appartamento; servizi minimi (bar/ristorante, ecc.) di una struttura a tre stelle. Oggi, dopo infinite contestazioni e liti, interne alla gestione e alle proprietà o con l’amministrazione comunale, nonché vicende giudiziarie senza fine, civili o penali, si può dire che Villa Marina non è mai stata una vera RTA in nessuna delle tre gestioni che vi si sono succedute” spiega Ancisi.
- “La prima gestione, in capo alla società Villa Marina di Giancarlo Giacobazzi, cessò nel giro di tre anni scarsi, avendole il Comune revocato l’autorizzazione per “inconfutabile mancanza di gestione unitaria”, oltre ad una “gestione economica pesantemente negativa e tuttora sospesa”.
- Il 28 aprile 2010 subentrò la società Colonia Immobiliare. Il 17 dicembre 2015 Ancisi, sicuro che fosse continuata a mancare la gestione unitaria; chiese al Comando della Polizia municipale di effettuarne la verifica. Avendo giudicato inattendibili il modo e l’esito degli accertamenti compiuti, rivolse poi, il 6 settembre 2016, all’appena nominato nuovo comandante del Corpo Andrea Giacomini, un esposto di cinque pagine, con 77 pagine di documenti allegati, contestando “LA REGOLARITà DELLA GESTIONE ALBERGHIERA DI VILLA MARINA A MARINA DI RAVENNA”. Ci vollero però, nel giro di un anno, da parte di Ancisi, due successive stringenti richieste di dati essenziali sulla gestione stessa dell’RTA, mai prima acquisiti dal Comune di Ravenna, perché la Polizia locale accertasse, nell’agosto 2017, ciò che il 16 dicembre 2020 è stato poi attestato dai suoi ispettori nei termini seguenti: quella seconda gestione, salita a 151 appartamenti, “NON rispettò […] il requisito fondamentale della gestione unitaria”. Nessun conseguente provvedimento fu però adottato dal Comune.
- Il 7 luglio 2018 si registra un cambio di presidenza nella società, ora chiamata Colonia srl. Perdurando la stessa situazione, Ancisi chiede al Comune di Ravenna, nel 2019, nuovi accertamenti, anche a seguito di una normativa delle RTA più puntuale e rigorosa disposta dalla Regione il 22 novembre 2019. Il Comando della Polizia locale, andando lodevolmente a fondo di tutto, con indagini durate sei mesi, da maggio a novembre 2020, arriva a dimostrare inequivocabilmente il 16 dicembre 2020, con una relazione di 26 pagine e 54 allegati, che, anche durante la terza gestione della RTA, “NON è stato rispettato, almeno fino ad oggi, il requisito fondamentale della gestione unitaria”. Un verbale di tale accertata violazione della legge regionale è stato di conseguenza emesso a carico di Colonia srl” riassume Ancisi.
“La Polizia locale stessa ha tutte le possibilità di accertare come ancora oggi manchino alla RTA Villa Marina, per gestire come tale gli attuali 157 appartamenti, i tre requisiti fondamentali detti sopra”. Di qui, essendo in arrivo la nuova stagione turistica, la diffida di Ancisi al sindaco “ad operare, con iniziative seriamente adeguate, affinché vi si ponga termine rapidamente, confidando peraltro in una soluzione strutturale della questione quindicennale di cui sopra che possa definirsi risolutiva”.