L’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, giovedì 29 luglio ha visitato i cantieri per la realizzazione e l’ampliamento di alcuni dei bacini d’accumulo interaziendali progettati dal Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale che ha curato anche la direzione dei lavori. Il tour dell’Assessore ha toccato i consorzi irrigui Rondinella nel comune Imola, Isola nel comune di Riolo Terme e Torrente Sintria nel comune di Brisighella. Ad accompagnare l’Assessore erano presenti amministratori e dirigenti del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, i Sindaci dei comuni interessati, i rappresentanti delle OOPP agricole e gli amministratori dei Consorzio Irrigui volontari.
«Il sistema idrico coordinato dal Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale assieme agli agricoltori e alle istituzioni locali, è davvero virtuoso: la sua progettazione viene da un confronto importante con tutto il territorio e i suoi interlocutori, mediante un ascolto delle varie esigenze, che ha permesso azioni puntuali e utili, come gli invasi che abbiamo visitato sostenuti dai contributi regionali – sottolinea l’Assessore Mammi – L’acqua è vita: abbiamo bisogno di continuare a promuovere una progettazione di valore e qualità per il nostro territorio, per gli approvvigionamenti civili e agricoli. L’acqua va tenuta, per conservarla e utilizzarla quando serve, perché le imprese agricole possano far crescere e proteggere le proprie produzioni. Il paese ha bisogno di dotarsi di infrastrutture innovative per il proprio fabbisogno idrico: ci auguriamo che le risorse per gli investimenti idrici vengano messe presto a disposizione attraverso il Recovery Fund. La Regione nel frattempo farà la propria parte, con 7 milioni di euro stanziati sul 2021 e 2022 sul Programma di Sviluppo Rurale per la gestione sostenibile delle risorse idriche».
I “laghetti artificiali” rappresentano per la collina l’unica possibilità per poter fornire acqua irrigua alle colture durante i periodi siccitosi, che col passare degli anni diventano sempre più lunghi andando dalla primavera all’autunno, con l’estate che ovviamente è il periodo di maggiore necessità. Basti pensare che rispetto al valore medio delle precipitazioni tra gennaio e giugno 2001-2021 (349 mm, stazione meteo di Imola), il 2021 ha fatto registrare un -45% del valore medio (192,6 mm) e ancora peggio è risultato il 2020 con soli 153,6 mm di pioggia.
Spiegano dal Consorzio di bonifica: «Queste opere, che sono importanti anche perché promuovono una forte aggregazione aziendale, vengono realizzate per ridurre le derivazioni da corsi d’acqua e/o emungimenti da falda attraverso pozzi in profondità. Questo anche in considerazione delle scarse piovosità che ovviamente si riverberano sulle portate dei corsi d’acqua collinari».
Allo stato attuale, i bacini gestiti del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale garantiscono un accumulo di circa 2 milioni di metri cubi a servizio di circa 600 aziende. Sono in fase di ultimazione la realizzazione e l’ampliamento dei bacini per altri 620.000 mc a servizio di 320 aziende e fra questi ci sono anche i tre visitati dall’Assessore Mammi, realizzati grazie ai contributi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) della Regione Emilia-Romagna, attraverso la Misura 4.1.03, e a importanti investimenti a carico delle proprietà beneficiarie che si sono accollate più della metà del costo delle opere.
Nello specifico: il Rondinella (realizzazione invaso e rete distributiva di circa 13 km) avrà una capacità di accumulo di oltre 158.000 mc di acqua a servizio di 23 aziende; per l’Isola la capacità è stata ampliata di oltre 105.000 mc (arrivando così a un totale di oltre 180.000 mc, a servizio di complessive 35 aziende); per il Torrente Sintria la capacità sarà aumentata di oltre 50.000 mc (per un totale di oltre 100.000 mc a servizio di 45 aziende complessive), oltre a esserci la possibilità di interconnessione con il sistema casse del Senio.
Per la realizzazione di queste 3 opere, la spesa complessiva è di oltre 3.200.000 euro. Il rilevante investimento effettuato dalle aziende agricole sta a testimoniare una visione imprenditoriale moderna e lungimirante nel cogliere l’imprescindibile necessità di dotarsi di infrastrutture irrigue che possano dare continuità all’attività del comparto fortemente impattata dai cambiamenti climatici.
Infine, verranno realizzati nelle prossime settimane, a completamento delle opere progettate, 6 impianti fotovoltaici galleggianti della potenza complessiva di circa 500 kw, sempre cofinanziati nell’ambito della Misura 4.1.03 per un investimento complessivo di oltre 1 milione di euro. Queste ultime opere, oltre a collocarsi in linea con gli obiettivi della transizione ecologica, contribuiranno a ridurre significativamente i costi di gestione degli impianti.