Ripristino del controllo del territorio e freno all’immigrazione clandestina. Sono questi i due totem mediante i quali la Lega sta difendendo in queste ore il decreto “Sicurezza” voluto dal ministro Matteo Salvini e contestato dai sindaci di centrosinistra. “Chi è davvero profugo e ha ottenuto il permesso umanitario” contrattacca Samantha Gardin, segretario provinciale della Lega “continuerà ad essere tutelato, ma è finita l’epoca dell’accoglienza intesa come mangiatoia”. Uno scontro che difficilmente si esaurirà nelle prossime ore e che attende il parere della Corte Costituzionale, che si dovrà esprimere, fra l’altro, sul rispetto o meno di alcuni diritti, come per esempio il diritto alle cure