Sono terminate a tarda notte le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Ravenna, a carico di un gruppo di giovani, sospettati di essere gli autori di numerosi imbrattamenti di edifici e arredi urbani della città di Ravenna.
Iniziate all’alba di ieri, le operazioni hanno interessato ben 5 abitazioni del territorio, a carico di 3 indagati, con la preziosa collaborazione di un’unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza. Oltre ad importanti fonti di prova del reato di “deturpamento e imbrattamento” (vernici, indumenti contrassegnanti gli autori ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, scritti e disegni) gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 grammi di sostanze stupefacenti, principalmente hashish, e tratto in arresto un giovane per detenzione ai fini di spaccio.
L’indagine, diretta da Marilù Gattelli, sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna, era iniziata ad aprile con la segnalazione dell’imbrattamento di alcuni cestini dei rifiuti, nuovissimi, appena collocati dal Comune.
Nell’abitazione di uno degli indagati, la Polizia locale ha inoltre rinvenuto un laboratorio per la realizzazione di tatuaggi, attività per la quale non era stata data la prevista comunicazione di avvio allo Sportello Unico per le Attività produttive.
Sono 13 gli autori di imbrattamenti seriali scoperti e denunciati dalla Polizia Locale negli ultimi 4 anni. Migliaia le scritte refertate e attribuite ad autori noti: narnia, 23, goth 666, saby, call me, tekno, tek, urbatek, psycho, trance psycho, haze, haze 420, plug, hego, dray, amen, pork, hora, over, sbt, ydra, seck, sek, sec, seck riot, s7, decoro, deco, sole, dever, emty, double, cros, sporco, fino agli ultimi della serie scoperti ora, gonfy mc boys, gonfy macabros e gonfy.