Si è tenuto ieri a Ravenna il 9° Raduno Nazionale dei Cacciatori delle Alpi, nel 160° della fondazione del prestigioso corpo militare, istituito, appunto, nel 1859, che ebbe come comandante Giuseppe Garibaldi.
Ha presieduto l’evento il vicesindaco Eugenio Fusignani.
„Nel senso della storia e nei valori del Risorgimento – ha detto Fusignani – che nel suo stesso nome porta la spinta della rinascita dell’ Italia, c’è un filo che lega la storia del Paese agli ideali mazziniani e alla spinta garibaldina. Solo riannodando quel filo si può riportare in Italia una forza laica e liberaldemocratica che sappia rimettere la Politica al centro del dibattito in luogo degli egoismi sovranisti e autoritaristi e delle loro superficiali semplificazioni. Il mondo risorgimentale, erede e custode dei valori di fondo presenti nella nostra Costituzione, è la riserva alla quale attingere per costruire una prospettiva di liberaldemocrazia nel novero delle più avanzate democrazie occidentali. „Obbedisco“ non come atto di umile sottomissione ma come atto di amore nei confronti della Patria, intesa come identità di uomini e donne che si aprono al respiro della Fratellanza universale e, dunque, Patria dell’Umanità“.
Nell’occasione è stata scoperta la targa toponomastica dedicata alla brigata Cacciatori delle Alpi a Fornace Zarattini, nella località che porta il cognome del maggiore Luigi Zarattini il quale fece parte del Corpo dei Cacciatori delle Alpi.