Il Comune di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri si alleano alla cordata umanitaria che con un concreto gesto di solidarietà sta prolungando la tournée italiana dell’UKRAINIAN CLASSICAL BALLET, in scena al Teatro Masini lunedì 16 maggio alle ore 21 con il balletto GISELLE.
Un evento che è anche un concreto gesto di solidarietà, organizzato con la preziosa collaborazione e il sostegno di Tampieri Financial Group, Dance Studio e Faenz’a Danza, che permette agli Artisti e alle maestranze tecniche del corpo di ballo di continuare a esibirsi e lavorare, raccogliendo l’ospitalità di Faenza, insieme a quella di molte città e Teatri italiani ed europei, lontani dalla drammatica situazione che sta vivendo il loro Paese.
Considerata l’apice del romanticismo nel balletto, Giselle si basa sulla leggenda delle Villi, spiriti delle giovani morte prima del matrimonio.
Quando cala la notte si dice che escano dalle loro tombe e costringano i viaggiatori ribelli a danzare fino a che i giovani non muoiono per la stanchezza. Il primo a scriverne è il poeta tedesco Heinrich Heine; poi l’autore francese Théophile Gautier, che insieme a Henri de Saint-Georges adatta la storia per crearne il libretto per un balletto. La musica viene composta da Adolphe Adam mentre la coreografia è opera di Jean Coralli e Jules Perrot. Nel 1880 Marius Petipa ne rivede la coreografia e crea una sua produzione che debutta a San Pietroburgo.
Nell’allestimento dell’Ukrinian Classical Ballet, con la direzione artistica di Ivan Zhuravlov, i ruoli protagonisti sono interpretati da Olga Golitsya (Giselle), pluripremiata Étoile dell’Opera Nazionale dell’Ucraina ‘Tara Shevchenko’, e Iurii Kekalo (Albrecht), solista dell’Ukrainian Classical Ballet, ballerino dell’Hungarian State Opera dal 2012 e in passato solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina.
Il direttore del corpo di ballo Ivan Zhuravlov, originario di Bucha, è in tour con la sua bimba, di appena 6 mesi: “quando è iniziato il conflitto eravamo in tournée, non sapevamo cosa potesse succedere. Al corpo di ballo iniziale si sono riuniti tanti altri ballerini provenienti dai principali teatri nazionali. Abbiamo trovato alloggio da amici, molti di noi hanno chiesto asilo politico in Francia e in Germania. Organizzare gli spettacoli ora è difficile, tutto diventa difficile, anche riunire in un solo posto i ballerini o trasportare le scene. Abbiamo bisogno di lavorare per poter mantenere le nostre famiglie”.
“Ogni ucraino, ora, cerca di aiutare il proprio popolo e noi artisti possiamo, attraverso il linguaggio universale della danza, parlare di quello che succede nelle nostre città. Le prime due settimane di conflitto mi trovavo a Kiev, vivevo con mio figlio di 11 anni – racconta la ballerina Olga Golitsya -. Eravamo nascosti in bagno, poi ci siamo spostati in un parcheggio sotterraneo. Ma era una situazione che non potevo far vedere a mio figlio, così ho deciso di lasciare il paese. Ho chiuso tutta la nostra vita in uno zainetto e siamo partiti”.
Anche il danzatore Iurii Kekalo racconta come sta vivendo: “la situazione è molto tragica, anche per chi fa parte del mondo dell’arte. Questa tournée non era pianificata, di solito è tutto programmato da mesi. In questa situazione non ci resta che unirci e far sentire quello che stiamo vivendo attraverso la danza. Non si può tacere rispetto a quanto sta succedendo. Siamo molto grati all’Italia per l’accoglienza dimostrata. Grazie a tutta l’Europa che sta sostenendo l’Ucraina e gli artisti ucraini”.
Biglietti: 30 euro (Platea e Palchi); 20 euro (Under 20 e Loggione)
Prevendite: da martedì 19 a lunedì 2 maggio (festivi esclusi) dalle ore 10 alle ore 13 e lunedì 16 maggio dalle ore 10 alle ore 13.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal 19 aprile, dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle ore 11 alle ore 13. E-ticketing: Vivaticket.