La regata, organizzata dal Circolo Velico Ravennate in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano, è partita il 5 ottobre da Marina di Ravenna e arrivata il 6 a Trieste. Il premio dedicato, messo in palio dalla multiutility, viene consegnato di anno in anno ai vincitori secondo la formula del ‘Challenge perpetuo’
Il team Irina con il Farr 40 di Maurizio Guglielmo del Ravenna Yacht Club si conferma vincitore della‘Go to Barcolana da Ravenna’, la rotta di avvicinamento alla 55^ edizione della regata velica più grande del mondo, partita il 5 ottobre alle 16.30 da Marina di Ravenna e con l’arrivo del vincitore venerdì 6 ottobre alle 11.36 al Golfo di Trieste.
La ‘Go to Barcolana da Ravenna’, che copre una distanza di 95 miglia marine (circa 176 km), è una delle rotte di avvicinamento alla Barcolana, la regata velica più grande del mondo, che si è tenuta ieri, domenica 8 ottobre.
La regata collaterale, alla quale hanno partecipato 21 barche con lunghezza maggiore di 8,46 m che facevano classifica alla regata triestina, è stata organizzata dal Circolo Velico Ravennate (CVR) in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano (SVBG), grazie alla partnership con il Gruppo Hera.
Il Farr 40 del team Irinasi è classificato primo applicando i compensi ORC (che consentono la comparazione tra imbarcazioni di diverse dimensioni e caratteristiche su uno stesso percorso), ricevendoin premio per la seconda volta dal Presidente della SVBGMitja Gialuz e dal Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Cristian Fabbri il Trofeo Gruppo Hera, che poipasserà di mano in mano ai vincitori di ogni edizione con la formula ‘Challenge perpetuo’.
Il Trofeo Gruppo Hera
il Trofeo Gruppo Hera messo in palio per la regata di avvicinamento “Go to Barcolana da Ravenna” è statorealizzato dalla studentessa Yuyu Zhao, vincitrice del concorso interno indetto dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna, con cui la multiutility ha attivato importanti collaborazioni nell’ambito del proprio progetto Scart, che da oltre un ventennio promuove il recupero e il riuso artistico delle risorse.
Nella sua forma a piramide, la scultura richiama la sagoma triangolare delle classiche vele delle barche. La scelta di questa figura geometrica è dovuta anche al fatto che, avendo un vertice, richiama quello raggiunto dal vincitore della regata. Ognuna delle tre facce triangolari è impreziosita con la tecnica del micromosaico, tipica della tradizione ravennate.