02/06/2018 – Le sezioni del Partito Democratico di Castel Bolognese e della Romagna Faentina hanno inviato un comunicato congiunto per affermare il loro pieno sostegno al progetto della circonvallazione di Castel Bolognese, criticato da alcuni gruppi di cittadini
“L’importanza, la necessità, l’urgenza di realizzare la circonvallazione di Castel Bolognese, di realizzare un percorso alternativo all’attraversamento del centro urbano di Castel Bolognese, è resa evidente da questi dati sintetici: ogni anno transitano lungo l’asse Imola-Faenza, in località Castel Bolognese, oltre 6 milioni di veicoli (fonte: Polizia Municipale Castel Bolognese) di cui il 23 % sono mezzi pesanti, con il conseguente carico di problemi di sicurezza stradale, inquinamento acustico, inquinamento dell’aria e problemi di vivibilità dell’area.
Le Amministrazioni comunali di Castel Bolognese sono da lungo tempo impegnate per risolvere l’annoso problema del traffico sulla Via Emilia, con al fianco la Provincia di Ravenna, la Regione Emilia Romagna e i Comuni limitrofi e il fattivo sostegno dei cittadini, singolarmente e in forma associata attraverso le iniziative di sensibilizzazione del Comitato “Circoliamo per Castello”:
- Nel 1996 con l’approvazione del PRG (Piano Regolatore Generale) è stato inserito per la prima volta in uno strumento urbanistico il percorso (attuale) della Variante alla Via Emilia;
- Nel 2007 l’Amministrazione comunale con risorse interne ha sviluppato il progetto preliminare della Variante alla Via Emilia e nel 2009 con fondi propri ha finanziato e ottenuto la VIA (Valutazione Impatto Ambientale);
- Nel 2009 il percorso della Variante è stato inserito nel PSC (Piano Strutturale Comprensoriale) realizzato in forma associata tra i 6 Comuni dell’Unione della Romagna Faentina ed approvato dal Consiglio Comunale, risultando quindi un’opera di interesse sovracomunale;
- Nel 2016 è stata firmata con la Regione Emilia-Romagna e l’ANAS la convenzione per arrivare alla progettazione definitiva, grazie ad un cofinanziamento della Regione ER di € 175.000 ed approvata all’unanimità in Consiglio Comunale.
In riferimento alle fasi e ai passaggi sopraindicati, le Amministrazioni hanno sempre garantito il confronto con le Associazioni di categoria e con tutti i cittadini portatori di interessi, in modo particolare durante l’approvazione degli strumenti urbanistici.
È doveroso evidenziare che non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto all’Amministrazione Comunale per arrivare a realizzare la Variante alla Via Emilia, sia nelle sedi istituzionali (Provincia e Regione, con il diretto impegno dei nostri eletti) che nei confronti della cittadinanza; di avere sempre inserito nei programmi elettorali della coalizione “Democratici per Castello” – di cui il PD fa parte – la volontà di realizzazione della Variante con la specifica indicazione, nell’ultimo programma elettorale, di volere intraprendere e sostenere tutte le azioni possibili per arrivare alla progettazione definitiva dell’opera.
È quindi con soddisfazione che accogliamo la notizia che, finalmente, gli sforzi e l’impegno di questi anni hanno raggiunto un importante risultato: la nuova circonvallazione risulta inserita nel contratto di programma stipulato tra ANAS e il Ministero delle Infrastrutture ed è quindi finanziabile già nel 2018.
Con quest’opera, attesa da decenni, si potrà migliorare la qualità della vita dei castellani, ridare impulso allo sviluppo delle attività commerciali del centro urbano e contribuire al miglioramento dei collegamenti e degli spostamenti da e per la Valle del Senio e nell’intero territorio della Romagna Faentina.
Ora, con determinazione e forte spirito unitario, con l’apporto e la piena valorizzazione del ruolo della Commissione consiliare rappresentativa di tutti i gruppi politici, si deve agire per completare il percorso che porti alla realizzazione dell’opera, a partire dalla conclusione della progettazione definitiva della Variante alla Via Emilia entro i prossimi due mesi, come da progetto pre-definitivo in atto, e tenendo conto delle osservazioni che contribuiranno a minimizzare l’impatto sulle aziende agricole interessate”.