“Non condivido la riflessione sollevata dalla Casa delle Donne relativa alla rievocazione storica dello scorso fine settimana.
L’iniziativa ha avuto un importante ruolo storico-documentale e fa parte del programma della mostra in corso al Mar War is over – arte e conflitti tra mito e contemporaneità che indaga appunto il tema della guerra in maniera ampia, in tutti i suoi aspetti, non solo relativi a come è stata interpretata dall’arte, ma anche storici, etici ed estetici. Ci farebbe piacere confrontarci con le rappresentanti della Casa delle Donne dopo aver visitato la mostra insieme ai curatori.
Nel contempo ritengo un errore molto più grave l’attacco del consigliere Ancarani alla Casa delle Donne. Mi spaventa l’idea che gli spazi pubblici debbano venire concessi sulla base della condivisione o meno delle politiche dell’amministrazione. Mi preme sottolineare che qualsiasi associazione deve sentirsi totalmente libera di esprimere la sua opinione – naturalmente, come in questo caso, nel rispetto delle norme che regolano il vivere civile – e di criticare le scelte di questo Comune senza temere che questo possa determinare vendette o ripicche”.