Il sindaco Michele de Pascale ha incontrato questo pomeriggio in municipio, insieme al presidente dell’associazione nazionale dei Vigili del fuoco di Ravenna, Ivo Rondoni, il direttore dello stabilimento della società Fassa Bortolo, Marin Gligora, che ha contribuito economicamente al restauro del cippo di vicolo dei Francesi, eretto in memoria dei vigili del fuoco Otello Molducci ed Ezio Rambaldi e del marinaio Renato Melandri.
“Si è trattato di un’importante iniziativa – ha detto il sindaco de Pascale – nell’ambito della conservazione e della cura della nostra memoria storica, diffusa anche materialmente sul territorio, e mi premeva ringraziare chi ha contribuito a sostenere l’amministrazione comunale e l’ Anvvf in questa opera di ricordo e celebrazione che svolge anche una funzione didattica soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”.
A sua volta Ivo Rondoni ha ringraziato e omaggiato con degli scudetti in ceramica sia il sindaco de Pascale per il sostegno del Comune al restauro sia il direttore Gligora dell’impresa Fassa Bortolo per aver finanziato parte dei costi, affermando che “l’intervento di restauro costituisce una preziosa testimonianza storica tanto importante per il Corpo dei Vigili del Fuoco di Ravenna”.
All’ incontro ha partecipato anche l’assessore allo Sviluppo economico Massimo Cameliani.
Il Comune ha altresì provveduto a dicembre 2018 alla ristampa del volumetto sulla storia dell’eccidio di Vicolo dei Francesi.
I lavori di restauro sono stati eseguiti con ottimo risultato dalla Ediltecnica di Russi, ditta specializzata in interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio, in particolare se di valore storico.
Un po’ di storia
I Vigili del fuoco Otello Molducci ed Ezio Rambaldi e il marinaio Renato Melandri furono catturati e fucilati dai nazisti il 20 novembre 1944 mentre procacciavano cibo destinato ai partigiani nascosti nelle valli.
A un anno dall’ eccidio, il 20 Novembre del 1945, il Comando dei Vigili del Fuoco inaugurò con una cerimonia il cippo fatto erigere dal Corpo in memoria dei tre caduti nella lotta di liberazione.
Allora fu posizionato sul luogo esatto dell’eccidio. Successivamente, con l’urbanizzazione dell’area, fu trasferito nella sua posizione attuale all’inizio di vicolo dei Francesi, angolo via Narsete.
Nell’estate scorsa l’associazione nazionale dei Vigili del Fuoco di Ravenna – onlus che raduna i pompieri in congedo, si è occupata dell’organizzazione delle operazioni di restauro del cippo finanziandone parte dei costi.
Il 4 dicembre scorso, in occasione delle celebrazioni del 74° anniversario della Liberazione di Ravenna dal Nazifascismo, è stato reso omaggio al cippo e ricordato il tragico episodio.