Un appuntamento sicuramente interessante, nell’ambito della rassegna autunnale di promozione del libro e della lettura Tutti al museo e in biblioteca! 2018 a cura della Biblioteca comunale Luigi Dal Pane di Castel Bolognese, è il prossimo: martedì 6 novembre, alle ore 21.00, nella sala lettura della biblioteca castellana, Guido Viale e Diego Fusaro si incontrano e si confrontano su Il Sessantotto cinquanta anni dopo. Distanti per età ed esperienze, ma entrambi laureati in filosofia a Torino, Guido Viale con una tesi sulle lotte operaie alla Fiat, Diego Fusaro con una tesi su Reinhart Koselleck. Guido Viale ha partecipato attivamente a Torino alle lotte degli studenti durante il Sessantotto e militato fino al 1976 nel gruppo Lotta continua. Ha lavorato in diversi ruoli (insegnante, traduttore, giornalista, ricercatore, imprenditore, consulente e progettista) e in vari ambiti per la protezione dell’ambiente e a sostegno delle iniziative solidali. Diverse le pubblicazioni su tematiche politiche, ambientali, solidali; ricordiamo l’ultima: Slessico familiare. Parole usurate, prospettive aperte. Un repertorio per i tempi a venire (Interno4, 2017). Diego Fusaro è indubbiamente un giovane personaggio pubblico molto noto e discusso; allievo di Costanzo Preve e di Gianni Vattimo a Torino, insegna storia della filosofia presso l’Istituto Alti Studi Strategici e Politici IASSP di Milano, di cui è anche direttore scientifico. Si considera “allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci. Intellettuale dissidente e non allineato, […] al di là di destra e sinistra”, con una “passione durevole per la filosofia e un amore sfrenato per il mare”, è convinto che “in filosofia la via règia consista nel pensare con la propria testa, senza curarsi dell’opinione pubblica e del coro virtuoso del politicamente corretto.” Scrittore prolifico, una delle ultime pubblicazioni: Il nuovo ordine erotico. Elogio dell’amore e della famiglia (Rizzoli, 2018).
Guido Viale è nato a Tokyo nel 1943. Vive a Milano. Si è laureato in filosofia all’Università di Torino con una tesi sulle lotte operaie alla Fiat. Ha partecipato alle lotte degli studenti del ’68 a Torino e militato nel gruppo Lotta Continua fino al 1976. Ha lavorato come insegnante, precettore, traduttore, giornalista, ricercatore, imprenditore, consulente e progettista in Italia e all’estero. Ha fatto parte del comitato tecnico scientifico dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA, ora Ispra). É presidente dell’Osservatorio solidarietà – Carta di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Il Sessantotto – Tra rivoluzione e restaurazione (Mazzotta, 1978, NdAPress, 2008 e 2015, Interno4, 2018), traduzione in tedesco: Die Traeume liegen wieder auf der Strasse (Wagenbah, 1978); A casa – Una storia irritante (l’Ancora del Mediterraneo, 2001), riedito, aggiornato e integrato, con il titolo Giorno dopo giorno – 1968-2018 50 anni di nuovi inizi (Mimesis, 2018); Un mondo usa e getta – La civiltà dei rifiuti e i rifiuti della civiltà (Feltrinelli, 1994 e 2000), traduzione in tedesco: MegaMuellMaschine – Ueber die Zivilisation des Abfalls und den Abfall der Zivilisation (Rotbuch, 1997); Governare i rifiuti – Difesa dell’ambiente, creazione di impresa, qualificazione del lavoro, sviluppo sostenibile, cultura materiale e identità sociale dal mondo dei rifiuti (Bollati Boringhieri, 1999); La parola ai rifiuti – Letture sull’aldilà delle merci (Edicom 2007); Azzerare i rifiuti – Vecchie e nuove soluzioni per una produzione e un consumo sostenibili (Bollati Boringhieri, 2008); La civiltà del riuso – Riparare, riutilizzare, ridurre (Laterza, 2010); Tutti in taxi – Demonologia dell’automobile (Feltrinelli, 1996); Vita e morte dell’automobile – La mobilità che viene (Bollati Boringhieri, 2007); Prove di un mondo diverso – Itinerari di lavoro dentro la crisi (NdAPress, 2009); La conversione ecologica (NdAPress, 2011); Virtù che cambiano il mondo – Partecipazione e conflitto per i beni comuni (Feltrinelli, 2013); Rifondare l’Europa – Insieme a profughi e migranti (NdAPress, 2016); Slessico familiare – Parole usurate, prospettive aperte – Un repertorio per i tempi a venire (Interno4, 2017). Collabora con il manifesto e con numerose riviste; ha collaborato con La Repubblica
Diego Fusaro (Torino, 1983) insegna storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici), di cui è anche direttore scientifico. Laureatosi a Torino in Storia della filosofia, ha conseguito nel 2011 il dottorato in Filosofia della storia, presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con una tesi su Reinhart Koselleck. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Bielefeld in Germania. Nel 2017 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale in storia della filosofia come professore associato. Allievo di Costanzo Preve e di Gianni Vattimo a Torino, è studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx e per la “storia dei concetti” tedesca. I suoi interessi di ricerca orbitano, inoltre, intorno alla formulazione e all’esercizio di una “storia critica delle idee”, intesa come disciplina che dirige la sua attenzione diacronicamente sulle faglie e sulle discontinuità che si generano nella trasmissione delle forme culturali e simboliche di una data Cultura; e, sincronicamente, sul nesso che viene a instaurarsi in ogni momento storico tra il pensiero e i codici culturali, da una parte, e le condizioni materiali della produzione e del potere, dall’altra, mostrandone la fitta rete di coimplicazione e assumendo come proprio privilegiato oggetto d’analisi la “zona di scambio” tra idee e realtà, tra costellazioni concettuali e costellazioni sociopolitiche. In questa prospettiva, la sua ricerca si sofferma, per un verso, sulla galassia degli autori che hanno provato a elaborare un metodo per la storia delle idee, delle metafore e dei concetti (Foucault, Blumenberg, Koselleck) e, per un altro verso, sulle origini, sulle formazione e sugli slittamenti semantici del concetto di “storia” dall’antichità ad oggi. Le sue attenzioni sono rivolte all’idealismo tedesco, ai suoi preparatori (Spinoza) e ai suoi continuatori (Marx), con particolare attenzione per il pensiero italiano (Gramsci, Gentile). Nel luglio 2013, il quotidiano La Repubblica l’ha qualificato come uno dei tre giovani filosofi europei più promettenti. Dirige la collana filosofica I Cento Talleri dell’editrice Il Prato ed è il curatore del progetto internet La filosofia e i suoi eroi (www.filosofico.net). Co-dirige, inoltre, la collana Biblioteca di Filosofia della Storia dell’editore Mimesis e la rivista filosofica Koinè. Dal 2008 al 2012 è stato segretario delle collane di storia della filosofia di Bompiani dirette da Giovanni Reale (Il pensiero occidentale e Testi a fronte). È editorialista de La Stampa e de Il Fatto Quotidiano. Si definisce “allievo indipendente di Hegel e di Marx”. Nel 2014, ha svolto una relazione su Simmel al convegno internazionale sulla città presso l’Università di Singapore. Nel 2016 ha tenuto un seminario su Gramsci presso la Harvard University. Diversi dei suoi lavori sono tradotti in più paesi del mondo. Nel 2017 ha fondato l’associazione e rivista L’Interesse Nazionale (www.interessenazionale.net). Tra i suoi libri più famosi: Bentornato Marx! (Bompiani, 2009), Essere senza tempo. Accelerazione della storia e della vita (Bompiani, 2010), Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo (Bompiani, 2012), Il futuro è nostro. Filosofia dell’azione (Bompiani, 2014), Idealismo e prassi. Fichte, Marx e Gentile (Il Melangolo, 2013), Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo (Feltrinelli, 2015), Pensare altrimenti. Filosofia del dissenso (Einaudi, 2017).
Infine ricordiamo che domenica 11 novembre, il Museo Civico di Castel Bolognese è aperto straordinariamente dalle ore 15.00 alle ore 18.00, in occasione della Fèsta de’ brazadèl d’la cros e del vino novello a cura dell’associazione turistica Pro Loco Castel Bolognese