Si è concluso il primo percorso partecipato dedicato al recupero dell’Oasi dell’elefante preistorico, ovvero la riqualificazione del Parco delle Ginestre di Oriolo dei Fichi. Il percorso partì un anno fa, quando Legambiente presentò un dossier per denunciare la snaturalizzazione che aveva subito nel corso degli anni l’intera area verde nelle colline di Faenza, a cominciare dallo stesso nome, derivato da piante, le ginestre, importate e che poco avevano a che fare con la storia del sito. Un sito nel quale appunto fu ritrovato, 30 anni fa, lo scheletro di un antico esemplare antenato dell’elefante e altri reperti paleontologici. L’Amministrazione colse immediatamente il dossier di Legambiente, dando vita al percorso che oggi si è completato con la presentazione del progetto: l’Oasi dell’elefante preistorico sarà quindi un’oasi dedicata a percorsi e laboratori didattici e al recupero della storia dei nostri territori, grazie al coinvolgimento di professionisti e del Museo di Scienze Naturali “Domenico Malmerendi”, coordinatore dell’intero percorso di revisione. I primi lavori dovranno riguardare la messa in sicurezza dei percorsi e sentieri presenti lungo le colline e abbandonati da anni d’incuria; contestualmente verrà eliminato il percorso vita, aspramente criticato dalle associazioni in quanto completamente fuori contesto; infine verrà realizzato un nuovo parcheggio, in modo da consentire una sosta ordinata per i mezzi dei visitatori . 6 mila euro il monte spese fissato per questa prima parte dei lavori. Successivamente si punterà a ripristinare la parete lungo la quale nidificavano diverse specie di uccelli, in particolare i gruccioni e ad allestire veri e propri percorsi didattici.
Il progetto ora dovrà essere esaminato dall’amministrazione comunale, ma, all’inizio del prossimo anno scolastico, i primi studenti potrebbero già iniziare a solcare i nuovi sentieri dell’oasi