“Giovedì ci ha lasciato Franco Vassura ” e Maester ” come veniva chiamato , ha speso la sua vita nella musica suonando nella scena musicale dalla fine degli anni 60 in avanti fino a “governare ” il gruppo dei Mèlardot negli ultimi 45 anni ; Franco non era solo un musicista ma era anche una persona dedita alla famiglia alla moglie, al nipote ai figli , Uomo di grande levatura morale e altruista in tutto e per tutto e sempre in modo assolutamente disinteressato.
Nelle sue manifestazioni e nel suo sincero esprimersi per Lui non faceva differenza se stesse parlando con te, con il maestro Muti , col presidente della Repubblica o con il sindaco , apostrofava tutti ” alla pari ” con grande freschezza ed equità ponendosi in un modo genuino che era la sua presentazione ; non ci ha mai fatto mancare le sue ” massime” che spesso riprendevamo e che citavamo come ad esempio quella che compare nel “logo dei Mèlardot ” che è sempre “tratta dal suo spirito” creativo e goliardico.
Aveva molti interessi ma possiamo affermare con assoluta certezza che l’interesse che regnava era di stare in compagnia , con gli amici e compagni di vita con i quali è sempre stato accondiscendente .
Burbero e con la mole ed una forza fisica non comune , ma che non intimidiva chi lo circondava anzi ! la sua sagacia ed ironia ci ha accompagnato ovunque andavamo a suonare dove il suonare in realtà era una metafora dell’atto complessivo dello stare assieme . In un momento così triste non riesco a ricordare uno dei tantissimi aneddoti di cui eri protagonista e che ci lasci per poterti ricordare.
Potremmo scrivere giorni di Lui e della Sua persona …. Andare in negozio era un appuntamento per trovare la quotidiana vita unita ad un pizzico di dissacrazione che a volte mettevamo noi visitatori , era come assistere a qualcosa che si rinnovava e cambiava continuamente un vero e proprio spettacolo nel quale noi tutti eravamo ” spalla” e Franco “Mattatore ” era un continuo evolvere di battute e di ironia condite con grande esperienza della vita …. ma che poste con quel dialetto e con quel fare romagnolo lo faceva diventare ” l’avvenimento spassoso ” .
Padrone e creatore di quel disordine che ha insegnato e lasciato a Luca senza volerlo ammettere , ma noi ce ne siamo accorti che era Lui il vero ideatore ; questa volta è andato via a modo suo come aveva sempre detto di volere: senza “accompagnamenti e accompagnatori ” né cerimonie … ma lasciandoci il ricordo del suo ” essere ” che adesso e dopo racconteremo con la soddisfazione di essergli stati vicini o esserne stati partecipi !
e adesso noi dovremo proseguire come ci ha insegnato , nella vita per prima cosa e nella musica , se non riusciremo a farlo è solo perché siamo dei pessimi allievi ….. ma Lui è stato un “grande Maestro ” .
Giuliano Schiano