Il loro nome è sinonimo della massima qualità del canto corale a cappella: con la guida costante, fin dalle origini, di Peter Phillips, i Tallis Scholars hanno saputo diffondere la polifonia sacra a ogni latitudine, ricevendo consensi unanimi e riconoscimenti prestigiosi, e proseguendo la plurisecolare tradizione di eccellenza rappresentata dalla musica corale in Inghilterra, una tradizione che è colonna portante e sempre vitale della civiltà musicale europea e mondiale. E domenica 16 luglio, in occasione del loro concerto nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe (il numero 2500 della loro luminosa carriera), i Tallis Scholars hanno ricevuto il Premio Ravenna Festival 2023, così celebrando il 50° anniversario della loro fondazione e, al tempo stesso, il dialogo con il Festival, di cui sono stati ospiti tre volte con progetti unici e originali, come l’esecuzione peregrinante delle ore liturgiche nelle basiliche ravennati nel 2019.
Negli anni, la Direzione di Ravenna Festival ha conferito il Premio ad autorevoli personalità di diverse discipline della cultura e dell’arte, fra cui Ennio Morricone, Tonino Guerra, Pierre Boulez, Mstislav Rostropovich, Gérard Depardieu, Matthew Bourne, Svetlana Zakharova, Giovanni Sollima, Riccardo Muti, Roberto Masotti. Il premio è rappresentato da un’opera in mosaico realizzata da Marco Bravura, un modello in scala delle due monumentali fontane “Ardea Purpurea” collocate a Beirut e Ravenna in occasione del viaggio dell’Amicizia nel 1998. La scultura, donata dall’autore, riprende forma e antica tecnica bizantina ma abbandona le simbologie inscritte nelle fontane per ricoprirsi di tessere dorate a sottolineare la funzione di premio.