Far conoscere il dramma che sta vivendo il Congo e cercare alleati per azioni di pace. Per questo il premio Nobel per la pace Denis Mukwege è arrivato a Ravenna nei giorni scorsi e ha incontrato l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Monsignor Lorenzo Ghizzoni, assieme a Dino Angelaccio e Odette Mbuyi (del Comitato di valutazione dei progetti 8×1000 per lo sviluppo dei Popoli) all’economo, Andrea Romagnoli e ad altri collaboratori.
Un dialogo aperto su quel che sta avvenendo in Congo e che non passa nei grandi network mediatici nazionale e internazionali. Proprio da questo nasce la missione del ginecologo congolese in Italia insignito del premio Nobel nel 2018 e del premio Sacharov: incontrare, sensibilizzare, fare conoscere e cercare alleati per la pace. Dopo essere stato premiato come Uomo di Pace ad Assisi dalla Caritas il 7 agosto ed essere stato ricevuto dal presidente Sergio Mattarella, il 14 agosto ha incontrato anche il presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, al quale ha sottoposto il progetto di organizzare in Italia una conferenza di pace per il Congo.
Nel suo ospedale, il Panzi Hospital, Denis Mukwege cura le donne che hanno subito violenze nella guerra che insanguina il Paese. Negli ultimi venti anni, la guerra sotterranea con il Ruanda ha prodotto 6 milioni di vittime, milioni di feriti, mutilati e orfani oltre che un impressionante numero di sfollati e profughi verso i Paesi circostanti, 400mila gli stupri ogni anno, utilizzati come armi di guerra nei confronti di donne e bambini oltre alle sistematiche rapine di tutte le risorse naturali presenti nel Paese (diamanti, oro, coltan, cobalto, rame, manganese, etc) ad opera di bande armate, Paesi confinanti e multinazionali internazionali.
L’arcivescovo Lorenzo ha ascoltato e condiviso molte delle considerazioni del premio Nobel offrendo sostegno nell’opera di divulgazione di quel che sta succedendo in Congo e un sostegno al Panzi Hospital di Bakavu.