Il modello utilizzato per il contrasto dell’abusivismo in spiaggia è ormai collaudato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti coloro che frequentano le spiagge nel nostro litorale.
L’ennesima prova, è arrivata dall’arresto di una massaggiatrice abusiva compiuto pochi giorni fa, da parte delle forze dell’ordine, a seguito di un piano straordinario che da più parti viene citato come esempio da seguire e da imitare.
Dispiace però, ancora una volta, constatare che ci siano consumatori disposti a rivolgersi a persone prive di una specifica e comprovata preparazione, senza pensare alle conseguenze che ciò potrebbe avere sulla loro salute.
L’abusivismo, che nei mesi estivi esce un po’ più allo scoperto, tutto il resto dell’anno continua ad imperversare nascosto tra le mura domestiche, con danni per le imprese che rispettano le regole, ma anche per i clienti, che poi devono ricorrere ai professionisti e nei casi più gravi ai sanitari per cercare di rimediare a pratiche poste in essere a volte senza rispettare le più minime condizioni igieniche.
Confartigianato e Cna, chiedono che quanto fatto nei mesi estivi, venga continuato e esteso per tutto l’anno, con interventi certo più difficili, ma che almeno riportino nella legalità gli episodi più eclatanti.
Si esprime, inoltre, l’auspicio che da parte dei consumatori, l’abusivismo non sia visto come qualcosa che costa poco, ma invece per quello che è, ovvero un fenomeno che arricchisce soggetti presunti furbi, che viene proprio da dire “sulla pelle della gente”, non contribuiscono al benessere della comunità, non pagando quelle tasse e quei contributi che sono indispensabili per mantenere quei servizi di cui oggi usufruiscono tutti coloro che vivono nella nostra comunità, presunti furbi compresi.