“Anche l’Emilia-Romagna spesso menzionata quale regione virtuosa e citata ad esempio per quanto riguarda la gestione sanitaria, inizia purtroppo a dare i primi segnali di decadimento. E’ ormai noto a tutti che i tagli ai comparti ospedalieri -vuoi per mancanza di personale o di fondi che hanno preso altre strade-, si fanno sempre più ingenti ed affliggono soprattutto le realtà dislocate sul territorio che vivono la chiusura di reparti o tagli ai servizi fondamentali. Faenza non è da meno e deve dire addio all’auto medicalizzata dislocata in città e indispensabile per gli interventi di particolare gravità e mantiene la riduzione di posti letto che si era resa necessaria con la pandemia”.
Sono queste le motivazioni che hanno portato il Movimento 5 Stelle faentino a chiedere un incontro con la neodirettrice sanitaria dell’Ausl Romagna Francesca Bravi. All’incontro era presente anche il sindaco Massimo Isola. Durante il colloquio si è anche evidenziata la scarsa concertazione con le realtà locali nelle scelte relative alla sanità.
La preoccupazione più rilevante riguarda la dislocazione nelle 24 ore a Cotignola di un’unica auto medicalizzata per Faenza e Lugo. I 5 Stelle dichiarano che pur essendo consapevoli delle difficoltà oggettive nel reperire i medici, “la questione sin dall’inizio poteva essere trattata diversamente, soprattutto per quanto riguarda tempistiche e modalità con cui si è presa questa decisione”.
“Se sul nostro territorio il servizio di automedica può apparire superfluo, perché su tutte le ambulanze sono presenti infermieri altamente specializzati, ciò non toglie che in alcuni casi di estrema gravità questo tipo di intervento sia fondamentale. Inoltre, il medico destinato all’auto medica, nei momenti di attesa, fornisce un prezioso supporto in pronto soccorso nella valutazione e nella gestione di pazienti meno gravi. Per cui si chiede di mantenere nelle ore diurne le auto medica nei Pronto Soccorsi di Faenza e Lugo per poi usufruire di un solo mezzo di notte a Cotignola” evidenzia il capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle Marco Neri.
“Inoltre, depotenziare il Pronto Soccorso è sicuramente un errore perché è l’unico luogo in cui i cittadini possono trovare assistenza medica in quanto: le Case della salute o sono incomplete o ancora inesistenti (vedi Lombardia); i medici di base sono oberati di burocrazia e di pazienti con cronicità; i medici di continuità assistenziale (guardia medica) risultano spesso irreperibili telefonicamente”.
Per quanto riguarda il numero dei posti letto inoltre, i 5 Stelle chiedono che si ritorni ai 221 più 11 day-hospital stabiliti dal piano di riordino regionale, contro gli attuali 200 dovuti al distanziamento Covid non più in vigore.
“In seguito ad accordi con la maggioranza, il M5S intende proseguire nei prossimi mesi il confronto e il dialogo con la dirigenza dell’Ausl Romagna e con gli operatori sanitari del territorio, consapevoli che la sanità è un fattore sociale che necessita di scelte e di strategie condivise, così da alimentare consapevolezza e favorire una maggiore unione all’interno della comunità.”