Prosegue la collaborazione tra Mar e Ravenna Teatro che il 27 novembre, 4, 11 e 18 dicembre, alle 15:00 e alle 16.30, proporrà lo spettacolo dal titolo Il mostro di Ravenna nella sede del museo d’arte della città di via di Roma 13. Regia e cura dello spazio sono di Alessandro Argnani e Alessandro Panzavolta, il testo è del poeta Nevio Spadoni. Intervengono l’attrice Laura Redaelli e tre allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna: Mirko Cerati, Silvia Torri – clarinetto basso – Amerigo Spano – violoncello, che si alterneranno nel corso degli appuntamenti. Le musiche sono del maestro Christian Ravaglioli.
“Abbiamo già collaborato con Ravenna Teatro grazie all’impegno di studenti strumentisti – spiega Anna Maria Storace, direttrice dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi – ed è stata una grande soddisfazione. I ragazzi sono felici di partecipare ad un’esperienza tra musica e teatro. Lo stesso Christian Ravaglioli, che ha curato le musiche, ha studiato al Verdi pianoforte e Oboe. È una bella idea di collaborazione che speriamo continui”.
Il testo di Spadoni ripercorre la leggenda del mostro di Ravenna, personaggio che aderisce alle corde del poeta ravegnano. Spadoni – che da sempre predilige i reietti, i rifiutati dalla società e i perseguitati dal potere dei benpensanti – riabilita questa figura, capro espiatorio come tanti altri nella storia, dandogli ‘diritto di cittadinanza’, come persona, nonostante i suoi limiti.
“Si tratta – spiega Spadoni – di un essere nato da un rapporto carnale sacrilego tra una monaca e un frate, che aveva una gamba umana, un occhio nel ginocchio, una testa gigantesca, una bocca enorme e una natura ambigua, che univa mascolinità e femminilità, ovvero il massimo del demoniaco. Fu un presagio di cattiva sorte per Ravenna, che tra le tante sventure visse la battaglia dell’11 aprile 1512. Si trattò di una vera e propria carneficina che avvenne nel giorno di Pasqua, fu una delle prime battaglie in cui vennero usate le armi da fuoco in maniera massiccia. La gente si rivolse allora a Papa Giulio secondo Della Rovere, che diede l’ordine di smarrire questo essere nella pineta, sperando che lo smarrimento potesse mettere a tacere lo scandalo. In quella battaglia – tra la Lega di Cambrai e la Lega Santa – caddero ventimila uomini e la notizia del mostro si sparse in tutt’Italia e in tutta Europa. Il testo – prosegue Spadoni – prende quindi spunto dalla leggenda su cui ho lavorato di fantasia: il personaggio si ribella e restituisce la moneta alla gente che lo ha dileggiato”. Come ribadito, lo spettacolo, in replica a dicembre, viene accolto dagli spazi del Mar. “Ci è sembrata una scelta particolarmente pertinente, visto anche il disegno di Leonardo contenuto all’interno della mostra Prodigy Kid. Franco Cavaliere e Leonardo Pivi. Si è sempre sentito parlare di questo mostro – conclude Spadoni – e finalmente lo abbiamo tirato fuori”.
Come sottolineato, lo spettacolo si svolge nel solco di una preziosa collaborazione già avviata con il Museo d’arte della città. Spiega il direttore del Mar, Roberto Cantagalli: “È fondamentale proseguire in modo strutturato una collaborazione con le realtà che producono cultura a Ravenna, e Ravenna Teatro è una di queste. Intendiamo essere espressione di un museo aperto, un luogo di incontro, di coesione e di confronto tra diverse espressioni culturali e artistiche. L’obiettivo è quello di creare sinergie e opportunità per percorrere insieme nuove vie: ci proponiamo di innovare in uno spazio vivo, aperto, in cui si parlano diverse lingue e linguaggi”.