In passato la Romagna, come numerose altre regioni italiane, registrava costantemente una eccedenza di braccia e di cervelli rispetto alle possibilità dell’economia locale, per cui è stato continuo il ricorso all’emigrazione.
A Ravenna, che è stata per lunghissimi periodi anche la Capitale amministrativa delle terre pontificie, ha sempre rappresentato una meta preferenziale per il flusso migratorio.
Ravenna dopo la seconda guerra mondiale, con la sua crescita e sviluppo industriale (CHIMICA/ANIC ENI-RAFFINERIA, turistico ed agricolo), offriva molteplici occasioni di sistemazione per persone fidate e laboriose.
Arrivarono molti molisani e altri cittadini da altre regioni, almeno di trovare una sistemazione dignitosa.
C’era chi si trasferiva in via definitiva e chi si spostava per occupazioni stagionale.
Centinaia sono i ravennati che conoscendo i ”molisaniravennati” si sono recati in Molise in visite turistiche, il gruppo più famoso sono i cicloturisti delle Acli di Ravenna che più volte si sono recati in Molise (Petacciato) percorrendo in bici tutta la Regione, visitando i paesini Albanesi, Croati.
I Molisani a Ravenna nel loro 4 incontri tenutosi, ieri, si sono ritrovati presso il Giardino Rasponi in via Guerrini per il loro annuale incontro (erano presenti i nativi di: Petacciato, Termoli, Larino, S.Felice del Molise, Sepino, Campobasso, Roccavivara, Boiano, Montecilfone, Pescolanciano, Gambatesa, Casacalenda).
E’ per riaffermare l’amore per la loro terra il “molise” che mai si dimentica perché il Molise esiste e resisterà.