Si apre con una meta di grande fascino il calendario 2019 delle visite guidate di primavera della Pro Loco Faenza.
Il primo appuntamento, sabato 9 marzo prossimo, è infatti con “Il Milzetti che non t’aspetti”, alla scoperta di ambienti solitamente non accessibili al pubblico – è il caso dell’appartamento del fattore, sopra il piano nobile – oppure trascurati dai turisti più frettolosi, come il giardino, le suggestive cucine nel sotterraneo e il capanno rustico decorato all’interno da Romolo Liverani, oggi di proprietà del Dopolavoro ferroviario ma fino al 1947 facente parte dell’antica area verde di pertinenza di Palazzo Milzetti.
Il programma proseguirà poi nei sabati successivi alternando, come ormai da tradizione, mete campestri, da raggiungere in bicicletta (le chiese di Celle e Pergola, il 16 marzo, “il verde di Castel Raniero”, l’11 maggio, giorno precedente alla “Musica nelle Aie”, e “l’Oasi delle Cicogne” il 25 maggio) ad altre squisitamente urbane, ma sempre alla ricerca di spunti non convenzionali.
In bicicletta sarà anche il giro delle “Mura manfrediane viste con gli occhi di Leonardo”, il 4 maggio, per celebrare il 500° anniversario del genio di Leonardo da Vinci, che venne a Faenza nel 1502 al seguito di Cesare Borgia e in quell’occasione prese nota delle varie strutture architettoniche, soprattutto militari, che potevano interessare sia lui che il suo committente. Urbana è anche la visita del 23 marzo al Seminario, con la ricchissima biblioteca e le due chiese degli anni ’50.
Saranno poi una vera e propria sorpresa le visite del 30 marzo e del 13 aprile, entrambe in dimore storiche private ma aperte in forma straordinaria grazie alla cortesia dei proprietari.
Nella prima si andrà alle Case Sacchi e Gardi, con dipinti murali inediti di Romolo Liverani, Adriano Baldini, Savino Lega, tutti di metà Ottocento. La seconda, invece, avrà per meta Casa Margotti, in corso Saffi, con ben nove stanze che ancora conservano sui soffitti la smagliante decorazione pittorica di Antonio e Romolo Liverani.
Imperdibili, infine, le trasferte extra-urbane: a Forlì il 6 aprile, per la mostra sull’Ottocento ai Musei di San Domenico, e a Imola, in pullman, il 18 maggio, per le grandi attrattive come la Rocca e per scoprire gli apporti di artisti faentini nell’elegantissimo Palazzo Tozzoni.
Ancora “segreti” gli ultimi due itinerari, a giugno, stavolta al giovedì sera, alla luce del tramonto: si tratta comunque di passeggiate per ammirare giardini, angoli e scorci della Faenza più insolita.
Per tutte le visite è necessario prenotarsi presso la Pro Loco. Alcune sono gratuite, per altre è richiesto un contributo di 2 euro, destinato comunque a fini culturali.