Gallerie d’Italia di Milano, in occasione dei 145 anni dalla nascita di Felice Carena, realizza una grande mostra dedicata pittore torinese considerato uno dei principali esponenti del Novecento europeo. Il percorso espositivo si compone di otre 100 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, rappresentative delle città in cui il pittore ha vissuto e lavorato, come Torino, Roma, Firenze e Venezia.
Il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna partecipa a questa esposizione con un dipinto della sua collezione intitolato Natura morta con fiori, frutta e scodella, che Felice Carena dipinse nel 1914 e restaurato per l’occasione grazie proprio al sostegno di Gallerie d’Italia.
La natura morta è un tema ricorrente nella sua produzione artistica e i soggetti sono spesso legati agli ambienti familiari. Fin dalle opere più precoci è possibile rintracciare un forte interesse per la luce e una particolare attenzione alla corrente simbolista.
Il dipinto esposto è un’opera giovanile del pittore, realizzato a Cumiana, luogo in cui Carena trascorse lunghi periodi nella casa dei nonni e dove tornò nel 1914 per assistere la madre. Nello stesso anno l’artista fu invitato alla Biennale di Venezia alla quale propose l’esposizione di due nature morte e un grande nudo, ritenuto però inadeguato dal segretario generale dell’Istituzione. Carena, offeso dal rifiuto, scelse di non partecipare alla kermesse veneziana del 1914.
La mostra milanese, aperta il 16 maggio scorso, intitolata Felice Carena e curata da Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia, illustra la carriera e i successi di Carena spaziando dal simbolismo all’espressionismo, in una continua ricerca di dialogo con la tradizione classica. Sarà possibile visitare la mostra fino al 6 ottobre 2024.