Il MAR è la prima istituzione museale pubblica ad acquisire una delle opere di Edoardo Tresoldi, definito l’artista della “Materia Assente” e delle cattedrali in rete metallica, e nominato da Forbes nel 2017 tra gli artisti europei under 30 più influenti d’Europa.
La scultura di grandi dimensioni era stata selezionata nel percorso d’arte contemporanea dalla curatrice Giorgia Salerno per reinterpretare idealmente il Castello degli Spiriti di Magni, luogo emblematico che il Sommo Poeta descrive nel IV canto dell’Inferno come un nobile castello abitato da coloro che lasciarono onore e fama sulla terra, uomini e donne sommi per le loro qualità morali ma destinati alla sofferenza eterna perché privi delle virtù teologali.
«L’acquisizione di Sacral lega il Mar ad uno degli artisti contemporanei più importanti,– dichiarano il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – l’opera non solo dialoga con l’identità dantesca della città di Ravenna per il rimando ideale attribuitole, ma rafforza anche la sua propensione alle letture artistiche più contemporanee, così come accade anche per le diverse reinterpretazioni musive che narrano l’evoluzione e la storia del mosaico ravennate. Per questo prestigioso arricchimento del patrimonio museale un ringraziamento particolare è per il gruppo Marcegaglia che ha supportato l’acquisizione comprendendone il valore culturale per il museo e per la città di Ravenna».
Sacral, installata nel chiostro cinquecentesco del Museo d’Arte della città, originariamente sede del monastero dei canonici di Santa Maria in Porto, dediti al culto della Madonna Greca che proprio Dante cita nel Paradiso, cantica conclusa durante gli anni ravennati, continuerà, dunque, anche grazie al sostegno di Marcegaglia, a dare al pubblico l’occasione di ripercorrere idealmente il viaggio dantesco entrando nel Nobile Castello e fisicamente nell’opera d’arte.
Edoardo Tresoldi, tornato a Ravenna per l’occasione, afferma che «la storia di Sacral e quella del chiostro del MAR si sono incrociate in occasione della mostra dantesca e da subito è stato interessante individuare un senso di armonia nella contaminazione di due percorsi lontani. A un anno da questo incontro sono felice che Sacral entri a far parte della collezione permanente del museo dove potrà continuare la sua relazione con il luogo».
«Fin dalla sua installazione e in breve tempo, Sacral, è diventata un’opera iconica e identitaria del percorso espositivo del museo. La sua struttura, impalpabile ed eterea, che ben si accostava ad un’interpretazione ideale del Nobile Castello dantesco, dialoga sinergicamente con il chiostro del museo, ponendo perfettamente in relazione i diversi piani architettonici in un effetto di presenza e assenza, peculiare nelle opere di Edoardo Tresoldi, che rimanda ad un immaginario evocato e che ricongiunge storia, narrazione e contemporaneità. È un’acquisizione di grande valore che amplia la collezione d’arte contemporanea attestandola in un circuito sempre più internazionale» ha affermato Giorgia Salerno conservatrice del MAR che ha selezionato l’artista e l’opera per la mostra dantesca.
L’installazione di Edoardo Tresoldi si aggiunge, così, alle ultime acquisizioni e donazioni del patrimonio museale. «Sacral arricchisce la nostra offerta culturale rivestendo, nel contempo, un alto valore simbolico – ha evidenziato Roberto Cantagalli, direttore del MAR -. L’opera, collocata nel centro ideale del museo, è costantemente visibile dall’esterno e, come un faro, diffonde un fascio di luce verso la città, segnando la rotta verso un approdo sicuro. Una metafora che allude al ruolo del museo, cuore vivo e pulsante della comunità, luogo di aggregazione e strumento di coesione, rigenerazione e crescita».
Sacral è visibile nel chiostro del museo nei giorni e negli orari di apertura.