“In occasione della presentazione del documento, i vertici di SAPIR (Presidente Sabadini, Amministratore Delegato Pepoli, Dirigenti Rambelli, Serrau, Sivori) hanno evidenziato come, a tre anni dall’adozione di questo strumento di rendicontazione, si registri un valore aggiunto sul piano interno. Infatti, l’elaborazione del documento ha favorito il crescente coinvolgimento dei dipendenti e la possibilità, grazie al coinvolgimento alla vita aziendale, di pervenire a processi decisionali più partecipativi che sono stimolo e propulsore all’innovazione ed al miglioramento.
Tutti elementi di un circolo virtuoso che concorrono a migliorare il posto in cui si vive e lavora.
Il Bilancio di sostenibilità è altresì uno degli strumenti utili per monitorare, sul medio periodo, i risultati raggiunti nella ricerca di un’eccellenza etica ripetibile nel tempo e sostenibile sul versante economico, da un punto di vista umano, della coerenza con la vision e la mission aziendale nonché sotto il profilo ambientale.
Partendo dall’aspetto economico, va sottolineato come, rispetto al valore generato nel 2021 (circa 64 milioni di euro) la massima parte (81%) è stata distribuita agli stakeholder, anzitutto per la remunerazione dei fornitori (35 milioni) e del personale (11 milioni).
Nella scelta dei fornitori il Gruppo privilegia la comunità in cui opera: il 70% degli acquisti proviene da fornitori della provincia di Ravenna e un ulteriore 17% dal resto della regione.
Centrale il capitolo risorse umane perché si ritiene che le persone siano il fattore che più di ogni altro genera valore; si promuove dunque la partecipazione dei lavoratori alle strategie e agli obiettivi aziendali e questo genera spirito di appartenenza.
Per inciso in tre anni il numero di dipendenti è aumentato, anche in conseguenza di una scelta di internazionalizzazione dei servizi, da 180 a 196, questi ultimi tutti con contratto a tempo indeterminato.
Il coinvolgimento dei lavoratori si esprime appieno nella collaborazione alle politiche di sicurezza: se ne ricerca la partecipazione alla redazione delle procedure di lavoro e li si responsabilizza con lo strumento della segnalazione, intesa come strumento di miglioramento e collaborazione attiva.
Ogni lavoratore è invitato a partecipare alla segnalazione di situazioni rilevanti in materia di sicurezza ed a collaborare nella definizione delle misure da intraprendere. In un triennio le segnalazioni sono triplicate e questo va considerato un ottimo indice della sensibilizzazione raggiunta.
Con la stessa finalità di ridurre al minimo il rischio infortuni si è potenziata la formazione specifica sulla sicurezza che è stata incrementata del 40% in tre anni.
I risultati di tale impegno sono percepibili: sempre su base triennale i dipendenti del gruppo hanno subito un numero contenuto di infortuni, complessivamente nove, per lo più dovuti a inciampi e nessuno dei quali grave.
Un autorevole riconoscimento dei risultati conseguiti grazie all’adozione di un Sistema di Gestione Integrato per la qualità e la sicurezza e di un modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/01 è stato il Rating legalità a tre stelle, ovvero il più altro previsto dal Regolamento, attribuito dall’Autorità Garante della Sicurezza e del Mercato.
Il coinvolgimento delle risorse umane non si limita al settore sicurezza. È una strategia globale che vuole generare qualità e competitività attraverso le idee, l’esperienza e l’alta formazione fino a definire un sistema di valutazione della performance da cui dipendono percorsi di crescita e misure di incentivazione
Nel capitolo dedicato all’ambiente si dà conto dell’articolato sistema di gestione delle merci adottato, in quanto ogni tipologia di merce propone problematiche specifiche, e il terminal Sapir le tratta tutte, dagli inerti ai fertilizzanti, dai liquidi ai ferrosi.
Tra gli interventi recenti si segnalala separazione delle reti di scarico idrico, che consiste nella separazione delle acque bianche e nere e nel sistema di recupero dell’argilla dalle acque bianche: ciò porterà a diminuire sensibilmente le acque indirizzate al depuratore cittadino.
Il piano di investimenti prosegue con la realizzazione di un quarto impianto fotovoltaico (già oggi Sapir produce coi propri impianti il 50% dell’energia che consuma) e con il riammodernamento dei serbatoi che ne prevede la coibentazione: ciò eviterà inutili dispersioni di calore, riducendo il fabbisogno di gas metano per il loro riscaldamento.
La presentazione si è conclusa con uno sguardo alle prospettive del piano di urbanizzazione, che a regime metterà in produzione circa 90 ettari di aree di proprietà di SAPIR.
Grazie ad esse, la Società sta ampliando le proprie aree operative, migliorando il servizio ai clienti, ed è in grado di prevedere in termini concreti la realizzazione di un nuovo terminal container.
Allo stesso tempo, avere recuperato terreni precedentemente inutilizzati è un servizio reso allo sviluppo della portualità e dell’intera economia ravennate: sono stati avviati, e in qualche caso già concretizzati, rapporti con primari imprenditori interessati ad investire a Ravenna.
Anche sotto questo aspetto, dunque, viene in gioco l’impatto sulla comunità, che sarà valutabile solo nell’arco di qualche anno ma che, pur con tutta la possibile prudenza, significherà più lavoro, più produzione, più benessere.
Sono intervenuti alla presentazione il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale e Giovanni Fruci in rappresentanza della Società di Revisione Deloitte che ha svolto il “limited assurance engagement” del documento.
Ha chiuso i lavori Alberto Bernabini, CEO di Agnes che, in piena sintonia col tema dell’evento, ha illustrato le prospettive del progetto che potrà ridurre sensibilmente l’impatto ambientale della produzione di energia.
Il Bilancio di sostenibilità 2021 è consultabile sul sitogrupposapir.it.”