Il 07 luglio Vivi Ravenna Verde ha inviato al Sindaco una richiesta di cambiare la sua obsoleta politica urbanistica.
Il Comune ha approvato la lottizzazione “Agraria” per 144.287 mq per 230 case 2 centri commerciali e piscina.
Questo provocherà il deprezzamento delle case ivi esistenti e incremento dei problemi di sicurezza dove scippi, furti di biciclette e in appartamento sono quotidiani, oltre all’aumento della pericolosità della stretta strada.
Criticità sul nuovo sottopasso, stante la mancata messa in sicurezza di quello esistente soggetto a scippi ed allagamenti.
L’ennesimo centro commerciale, a poca distanza da quello di Via Agirocastro, rischia di pregiudicare i piccoli negozi di quartiere.
È prevista un’ulteriore piscina che pare non a norma per le gare della FIN e con pregiudizio di quella esistente, da ampliare e rilanciare.
La circonvallazione “bretella Mattei” taglierebbe fuori i residenti della zona distruggendo il Frutteto sociale.
Secondo il rapporto ISPRA 2019 con 10 ettari di nuove urbanizzazioni in più il comune arriva a 6.911 ettari consumati ed è il 1° tra i 328 comuni della regione e il 6° tra gli 8.000 italiani per superficie cementificata.
Il suolo urbanizzato nel Comune di Ravenna è il 10,58%, superiore alla media regionale (8,9) e nazionale (7,1), lontano dall’obiettivo consumo del suolo al 3% posto dalla Legge Regionale 24/17.
Per il report ‘Mal’aria di città 2021’ di Legambiente, Ravenna è fra le città più inquinate d’Italia al 21° posto.
In Romagna i cittadini Ravennati spendono più degli altri per danni da inquinamento: 1.541€ (rapporto Epha).
Ravenna è fra le prime 100 nella classifica europea sul tasso di mortalità da polveri sottili all’89° posto (Univ. Utrecht, G.H.I. Barcellona, T.P.H.I. svizzero).
Nel nostro Comune si riscontra un calo della popolazione del – 2,18%, a fronte di circa 2.000 case in vendita in città e quasi 7.500 incluso il forese: dunque nessuna necessità di urbanizzazione.
Doveroso è il cambio di progettazione del Comune: stop alla cementificazione del territorio e alla speculazione edilizia.