“L’estrazione di gas nazionale destinato ai settori gasivori può rappresentare una prima risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando”.
Da questo postulato è partito a Ravenna un convegno ospitato dall’Autorità Portuale a cui hanno partecipato Confindustria, ENI, Siam Rete Gas, le organizzazioni sindacali, le autorità locali, l’assessore regionale Vincenzo Colla e la viceministra all’ambiente e alla sicurezza energetica Vannia Gava.
200 miliardi di metri cubi di gas disponibili nel sottosuolo italiano, questa la stima di Nomisma Energia che ha aperto il convegno presentando i risultati di una ricerca che ha consentito alla viceministra Gavia di affermare che sia arrivato il momento di una revisione del Pitesai. Sul tema la Regione Emilia Romagna ha già chiarito la propria posizione nei giorni scorsi: proseguire con le concessioni esistenti, ma anche compensazioni ai territori nel caso di nuove trivelle in Adriatico.