L’Ufficio scolastico territoriale di Ravenna, il 31 agosto scorso ha revocato la nomina in ruolo di un collaboratore scolastico in servizio in un istituto comprensivo di Faenza. Il lavoratore è in possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto palermitano che è entrato a far parte della cronaca siciliana in quanto nel 2004 ha rilasciato, in alcuni casi, diplomi a pagamento. Il licenziamento disposto dal provveditorato di Ravenna si è basato su vecchi articoli, apparsi sulla stampa siciliana, che narravano gli illeciti del suddetto istituto e su una verifica superficiale dell’Ufficio scolastico territoriale di Palermo.
La Flc Cgil a tutela del collaboratore scolastico ha consegnato la difesa nelle mani dell’avvocata Federica Moschini la quale attraverso un ricorso urgente, si è presentata nelle aule del Tribunale per il reintegro del collaboratore scolastico, in quanto l’accusa è infondata, non sussiste, si basa su narrazioni estemporanee emerse a mezzo stampa. Grazie all’azione del ricorso avviata dalla Flc Cgil, è risultato che il lavoratore aveva regolarmente frequentato l’istituto palermitano sostenendo un regolare esame finale e superandolo egregiamente.
Il giudice Bernardi, dopo aver ascoltato le parti, si è espresso dando ragione all’avvocata Moschini e alla Flc Cgil di Ravenna e ha ordinato l’immediato reintegro del collaboratore scolastico nel ruolo e nella sede di appartenenza. La Flc Cgil esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto, ancorchè ritiene davvero incredibile e preoccupante che si possa licenziare qualcuna o qualcuno sulla base di articoli di stampa. Una faciloneria imbarazzante che poteva avere risvolti drammatici. “Continueremo a vigilare sull’operato dell’amministrazione scolastica – conclude Marcella D’Angelo, segretaria generale Flc Cgil di Ravenna – e continueremo a tutelare lavoratrici e lavoratori che, nello svolgere il loro dovere, possono subire la lesione dei loro diritti”.