Nei giorni scorsi, quattro GAL (Gruppi di Azione Locale) dell’Emila Romagna hanno condotto una visita studio nel territorio francese della Regione Occitania. La visita è parte integrante del progetto di Cooperazione “Paesaggi da Vivere” dedicato alla tutela e alla valorizzazione dei paesaggi rurali della Regione Emilia-Romagna e puntava a far conoscere il territorio, le attività e i progetti in essere di uno degli Osservatori regionali del paesaggio più importanti nel panorama europeo, la cosiddetta Réseau Paysage Occitanie.

Alla visita hanno partecipato membri dei GAL DELTA 2000, GAL Valli Marecchia e Conca, GAL del Ducato e GAL L’Altra Romagna, insieme a stakeholder degli stessi territori, amministratori e funzionari di Aree protette e dell’Osservatorio Regionale per la qualità del Paesaggio dell’Emilia-Romagna.

Un’occasione importante, che ha regalato momenti di confronto e di approfondimento su una tematica identitaria e trasversale come quella del paesaggio, grazie all’incontro con i dirigenti dell’Osservatorio Regionale dell’Occitania che hanno illustrato la politica del paesaggio francese, i suoi strumenti e la sua organizzazione; grazie alla visita a diversi Osservatori locali del paesaggio, gestiti da municipalità o enti parco come la Maison Garonne o la Maison de la Clape, luoghi della memoria e scoperta del territorio.

La visita a due importanti parchi regionali come il Parco della Narbonnaise e il Parco Causses de Quercy hanno aggiunto una diversa visione nelle gestioni del paesaggio all’interno delle aree protette, sottolineando l’importanza nei processi decisionali del coinvolgimento delle comunità locali e dell’affiancamento nelle scelte da parte di soggetti specifici come i CAUE (Conseil d’architecture, d’urbanisme et de l’environment), oggi non attivi in Italia.

In ultimo, i partecipanti hanno preso parte ad un momento di confronto con il GAL Tolosian e il GAL Garonne Quercy Gascogne, molto attivi sulla tutela del paesaggio del vino, che hanno reso uno spaccato sul loro funzionamento, sui loro progetti dedicati al paesaggio e alla cooperazione, gettando le basi per una possibile futura collaborazione.
Riteniamo che questo Study visit, insieme a quello organizzato nel 2023 nel territorio dell’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna, rappresenti una importante occasione di crescita per i GAL e tutti coloro che vi hanno partecipato, da riversare nella tutela, nella valorizzazione e in una gestione sempre più virtuosa dei nostri territori e dei loro paesaggi.

“Come Gal Delta 2000 – afferma Mauro Conficoni, Consigliere delegato del GAL DELTA 2000 – abbiamo creduto in questo progetto da subito e operato al fine di diffondere conoscenza e buone pratiche. Il territorio del Gal Delta 2000 è così variegato, ricco di testimonianze storiche ed ambientali che merita attenzione e valorizzazione al tema del Paesaggio. In particolare, sarebbe bellissimo, da noi, riutilizzare le torri dell’acqua per farne punti di osservazione, sia adattandoli alla vista, dove si potrà, oppure tramite l’istallazione di web Cam connesse tra di loro e con i vari luoghi di informazione turistica.

Per Aida Morelli, presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po (stakeholder): “Il proficuo scambio di esperienze e di buone pratiche è stato il motivo conduttore dell’iniziativa. La chiave di interpretazione del territorio sono stati il paesaggio e la sua gestione, anche a fini turistici e produttivi.”

“L’articolato programma di visita ha dato la possibilità ai partecipanti di poter riflettere sul tema del paesaggio sotto vari punti di vista. Abbiamo potuto vedere quanto sia centrale nelle politiche di sviluppo locale, la consapevolezza delle proprie radici. Una consapevolezza scientifica raccolta grazie al lavoro degli Osservatori del paesaggio istituiti dalle regioni dove i dati raccolti evidenziano i mutamenti che l’ambiente ha subito nei decenni naturalmente, o per opera umana, utili a delineare gli scenari futuri all’interno dei quali incardinare le azioni di sviluppo in maniera armoniosa con il paesaggio. Paesaggio che diviene motivo di visita e di benessere per le popolazioni che lo abitano. Mettere al centro il paesaggio è di certo un fatto culturale e di grande ispirazione” ha dichiarato Simona Melchiorri, stakeholder per il Comune di Cervia.

Moira Piva, Stakeholder per il Comune di Mesola, afferma infine che “L’esperienza dello Study Visit mi ha dato la possibilità di sviluppare argomenti e tematiche legate al paesaggio a me sconosciuti, dandomi la possibilità di allargare le mie idee e competenze applicandole al mio settore tecnico prettamente legato ai lavori pubblici”.