Sono giorni di intenso lavoro per il direttore sportivo Nicola Cavina che sta incontrando tecnici e giocatori per definire l’organico, che sarà quasi interamente confermato, pur nell’incertezza su date e tempi della ripresa sul campo che dovrebbero essere allungati di un mese rispetto al solito. Quindi inizio preparazione a settembre e avvio campionato a ottobre.
A guidare per il secondo anno dalla panchina la Prima Squadra biancoazzurra sarà ancora l’allenatore Alessandro Moregola, reduce prima da un biennio nel settore giovanile manfredo.
Per il tecnico ravennate la possibilità di proseguire il lavoro forzatamente interrotto.
“E’ stato un peccato non poter giocare le nostre carte fino in fondo. – dice Moregola – Possiamo però ripartire dalla base di un gruppo solido e affiatato, come dimostrato anche in questi mesi di lontananza in cui i ragazzi hanno continuato ad allenarsi individualmente in stretto contatto con lo staff tecnico. L’obiettivo sarà di fare bene e ottenere il massimo, continuando nel lavoro di valorizzazione dei giovani. Al momento dello stop forzato, il Faenza era al secondo posto nella speciale graduatoria e nella Coppa Disciplina. In attesa della ripresa sul campo, i giocatori avranno un programma personalizzato per mantenere la migliore condizione fisica“.
Confermato lo staff di Moregola con il collaboratore Davide Foschini, e i preparatori Francesco Di Nunzio per la parte atletica, ed Edmondo Santarelli per i portieri, oltre a Cristian Colombo come fisioterapista.
Tra gli atleti sarà ancora il centrocampista Nicola Missiroli, alla quinta stagione in biancoazzurro, a rivestire i gradi di capitano.
“La sospensione è arrivata a spezzare una annata positiva, in cui avevamo formato un bel gruppo, coeso e unito – afferma Missiroli, 22 anni tra un mese – Possiamo con fiducia riprendere da lì. Sarà un vantaggio considerevole visto che non ci sarà bisogno di tempo per entrare in sintonia e quindi potremo esser competitivi fin da subito, con l’obiettivo di lottare per il vertice, valorizzando l’inserimento di giovani in prima squadra. Molto importante sarà il ruolo dei giocatori più esperti in questo senso”.