Parità di trattamento e uniformità su tutto il territorio regionale, universalità e uso integrato delle risorse nazionali e regionali. Questi gli obiettivi del programma per il diritto allo studio per il prossimo triennio nell’illustrazione odierna dell’Assessore alla scuola, università, ricerca, agenda digitale alla commissione Cultura e istruzione dell’Assemblea legislativa.
Compito della Giunta, quindi, sarà stabilire i criteri per l’accesso ai benefici e definire la percentuale di maggiorazione per le borse di studio finanziate, a valere sulle risorse regionali per gli studenti meritevoli e per i disabili. Oltre a ciò, l’esecutivo regionale avrà la responsabilità di determinare il valore dei benefici in funzione del numero degli aventi diritto e delle risorse disponibili, che saranno definiti previo confronto in conferenza regionale per il sistema formativo così come previsto dalla Legge regionale.
L’Assessore regionale alla scuola, nella sua presentazione, ha sottolineato come si tratti di principi generali già enunciati in passato, ma in questo caso con qualche importante innovazione. “In particolare -ha proseguito l’assessore- c’è la ferma volontà di coprire il 100% delle domande che perverranno ma non vogliamo che gli importi erogati diminuiscano, come accaduto in passato, a causa dell’aumento degli aventi diritto che fanno richiesta di sussidio”. Medesimo intendimento la Giunta lo andrà poi a garantire anche sui contributi ai libri di testo, attraverso lo stanziamento di risorse regionali che vadano a integrare quelle nazionali per evitare ogni diminuzione nel contributo garantito.
In fase di dibattito, Forza Italia a invitato “a fare un passo in più in questo particolare momento storico, perché non è possibile fare vera programmazione se vengono ripetute in automatico sempre le stesse misure”. In particolare i forzisti chiedono un eguale livello di attenzione e di dettaglio, messo in campo su altre categorie, per l’inclusione degli studenti disabili di tutte le scuole, incluse le paritarie. Da questa valutazione, la richiesta di uno specifico momento di confronto “sia sul diritto allo studio che su altri diritti fondamentali non più eludibili dalla politica”.
La Lega, che si associa pienamente alla richiesta di specifico confronto sul tema dell’inclusione degli studenti disabili, presenta la richiesta di una particolare attenzione “sul tema dell’aumento delle neuro-diagnosi che sempre più di frequente provengono dai territori e che non trovano adeguate risposte”.
D’accordo su un focus specifico sull’inclusione e sui bisogni degli studenti disabili anche il Partito democratico che però apprezza i numerosi riferimenti contenuti nel documento in discussione e l’opera di sensibilizzazione svolta dalla Regione sul governo nazionale, che ha portato a un aumento dello stanziamento per assistenti all’autonomia e alla comunicazione. “Il confronto sull’inclusione degli studenti disabili però -specificano i dem- per essere veramente produttivo e rispettoso della complessità del tema, non può essere relegato alla mera concessione di contributi economici”.