Il direttore della Classense, Maurizio Tarantino, ha partecipato ai lavori del 15° Premio Benedetto Croce, ricordando il rapporto tra il filosofo, Dante e Ravenna.
Tenutosi a Pescasseroli (AQ), città di nascita del filosofo, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, il premio è stato conferito nelle varie classi a Silvia Ballestra, Walter Barberis, Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo.
Tarantino ha approfittato dell’occasione per raccontare il rapporto profondo che legò Croce a Dante, ma anche alla Romagna e a Ravenna, che visitò più volte e soprattutto in occasione dell’apertura ufficiale del 6° Centenario della morte del Sommo Poeta. Svoltasi il 14 settembre 1920 presso l’antico refettorio monastico classense, ribattezzato in quell’occasione “Sala di Dante”, Croce partecipò con una conferenza che inaugurò in modo memorabile quella grande festa nazionale che fu l’anno dantesco 1920-1921 e che si ripropone, in forme e modalità diverse, a partire dal settembre di quest’anno quando inizieranno le celebrazioni per il 7° Centenario.
Oltre al direttore Tarantino hanno partecipato alla prima delle due giornate dell’evento Dacia Maraini, presidente della giuria, il linguista Luca Serianni, Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca, Emma Giammattei, preside della Facoltà di Lettere dell’Istituto Suor Orsola Benincasa, Angelo Piero Cappello, direttore del CEPELL, Marta Herling, segretaria generale dell’Istituto Italiano di Studi Storici “Benedetto Croce” di Napoli e nipote del filosofo, e Emilia del Franco, della casa editrice Bibliopolis che cura l’edizione nazionale delle opere di Croce.