<<Aiutare le famiglie cadute in povertà a causa della lunghissima crisi economica, non è un regalo ai fannulloni, ma un sostegno diretto al reinserimento nel lavoro, con indubbi effetti positivi sul sistema economico e sociale. Grazie al reddito di cittadinanza, al 10 febbraio di quest’anno, sono state reinserite poco meno di 40 mila persone in altrettanti posti di lavoro (fonte ANPAL-Agenzia nazionale politiche attive lavoro, ente pubblico vigilato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali). Questa legge di civiltà, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, è uno strumento che spinge le persone in difficoltà a riprendere in mano la propria vita, sgravando i servizi sociali, che si possono concentrare sui casi più critici. Non a caso, il provvedimento è stato promosso a pieni voti dalla stessa Unione Europea, che ha sottolineato come “sostenga crescita e consumi in Italia”. Il mondo liberista critica questo provvedimento per il costo sostenuto dalla comunità, dimenticando che ridare speranza e reddito alle persone migliora la situazione economica, mentre lasciarle nella povertà e nella miseria, produce effetti negativi, nonché pessimismo nella comunità>> afferma Marco Maiolini, Consigliere Comunale.
<<Perché i risultati siano sempre più performanti ci sono azioni che il Comune deve compiere.
Per questo ho presentato un’ interrogazione alla giunta, volta a chiedere se l’amministrazione ha organizzato i Progetti Utili alla Collettività, nei quali impiegare i percettori del reddito di cittadinanza, ovvero sia quelli che hanno stipulato o stipuleranno il Patto per il lavoro, sia coloro che hanno stipulato o stipuleranno il Patto per l’inclusione sociale. Ho inoltre chiesto se sono in corso i controlli a campione sulla composizione del nucleo familiare, attraverso l’incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle disponibili presso gli uffici anagrafici, e quelle raccolte dai servizi sociali sulla base di un Piano adottato da ciascun Comune>> conclude Marco Maiolini.