A Russi il tratto stradale tra la sede comunale di Piazza Farini e il giardino della rocca T. Melandri, oggi via Don Minzoni, diventerà Largo Dante Marcucci, in ricordo dell’ex primario dell’ospedale locale (1902-1985).
La cerimonia di intitolazione, a cui la cittadinanza è invitata, si terrà venerdì 4 agosto, alle ore 10.30. L’Amministrazione Comunale ha dato così seguito alla proposta del Lions Club Russi di rendere omaggio a un cittadino che si è distinto per la sua abnegazione nei confronti di generazioni di russiani.
Venne a Russi nel 1946 chiamato e convinto dall’Amministrazione Comunale di allora nelle persone del Sindaco Bertoni e del concittadino Pasquale Lombardi, anche perché Russi era più vicino a Faenza.
L’ospedale Maccabelli di Russi allora era in realtà un’infermeria ed era tutto da organizzare alla luce anche dei danni provocati dal recente conflitto mondiale.
Fino ad allora aveva funzionato alla meno peggio con l’aiuto dei medici locali e infermieri, fra i quali più di tutti Suor Colombina, che solo i non più giovani possono ricordare.
Il Dott. Marcucci proveniva anche da un’esperienza di guerra e ciò lo portava a curare tutte le varie tipologie di ammalati ed in particolare gli infortunati che arrivavano anche dalle zone limitrofe e specialmente dalla campagna.
Istituì poi la maternità per le donne partorienti perché riteneva giusto, onde evitare infezioni, che il parto avvenisse in Ospedale.
Dotò l’Ospedale di un piccolo gabinetto di radiologia offerto dalla Ditta F.lli Babini e, sempre con Suor Colombina, organizzò un piccolo laboratorio di analisi.
Da sottolineare la sua continua presenza in Ospedale e le numerose notti in cui si alzava per andare a controllare i pazienti più gravi.
La Sua direzione dell’Ospedale cittadino durò fino al 31 agosto del 1968, anno in cui fu collocato a riposo.
Un aspetto non secondario dell’opera e della presenza nella nostra Comunità del Dott. Marcucci, sia durante il suo servizio quale medico primario e direttore sanitario dell’Ospedale, sia negli anni seguenti, riguarda il sostegno umile e silenzioso a non poche attività sociali e culturali della nostra Città, non senza dimenticare le diverse donazioni effettuate nell’anonimato a persone e famiglie bisognose di Russi, Città dove ha continuato a vivere fino al 6 marzo 1985, giorno della sua scomparsa. Attualmente riposa nella cappella di famiglia del Cimitero di Brisighella.